STADI SICURI: SIULP, BENE INIZIATIVA MINISTRO ALFANO MA OCCORRE PRINCIPIO SUSSIDIARIETÀ PER SOSTENIBILITÀ COSTI

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Dichiarazione del Segretario Generale Felice ROMANO

L’incontro di questa mattina a Milano tra il Ministro Alfano, accompagnato dal Capo della Polizia Pref. Pansa, e i vertici della FIGC e della società che gestisce i diritti televisivi e pubblicitari del mondo del calcio nel corso del quale verrà illustrato il progetto del Ministro su come trasformare gli stadi di calcio da luoghi “a rischio” in luoghi di svago e di divertimento, è un fatto importante e straordinario che richiederà una vera e propria rivoluzione culturale.

Essa però non avrà certezza di riuscita se si tralascia la centralità e l’importanza del lavoro delle Forze di Polizia e i costi che questo impiego comporta che andranno a discapito della fiscalità generale e della sicurezza di tutti i cittadini.

Ecco perché è importante che il Ministro Alfano ponga la questione del principio di sussidiarietà in modo che i costi delle indennità accessorie siano a carico delle società sportive che gestiscono introiti straordinari solo per il loro interesse.

Lo afferma Felice Romano, segretario generale del SIULP, nel commentare le dichiarazioni del Ministro Alfano rispetto all’iniziativa della trasformazione degli stadi, di questa mattina a Milano.

Il principio di sussidiarietà nella sicurezza, peraltro già previsto in altri settori, come ad esempio quello dei trasporti e delle comunicazioni, è indispensabile applicarlo anche al mondo del calcio e di tutte le manifestazioni a scopo di lucro.

Oggi nel nostro Paese anche per il diritto alla salute i cittadini sono chiamati a concorrere con il principio di sussidiarietà pagando il ticket persino nelle prestazioni di pronto soccorso. E tra questi ci sono anche i poliziotti quando vengono feriti nei servizi di ordine pubblico per garantire gli introiti alle società sportive.

Sarebbe paradossale e incomprensibile se da questo principio fosse escluso solo il mondo del calcio e delle manifestazioni a scopo di lucro che richiama l’affluenza di migliaia e migliaia di spettatori.

Per questo, conclude Romano, siamo certi che il Ministro e lo stesso Pref. Pansa si faranno interpreti in tal senso con la FIGC e la società che gestisce i diritti televisivi e pubblicitari, anche in funzione dei devastanti tagli operati dalle passate norme finanziarie e per quelli che sono previsti nell’emananda legge di stabilità.

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