Previdenza: nuovo incontro al Dipartimento.Comunicato congiunto

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Nella mattinata odierna presso il Dipartimento della P.S. si è svolto il preannunciato incontro informale tra l’Amministrazione e le OO.SS. della Polizia di Stato, per un nuovo confronto in previsione della predisposizione da parte del Governo dello schema di regolamento riguardante le misure di armonizzazione per l’accesso al trattamento previdenziale per gli appartenenti al Comparto Sicurezza e Difesa, come previsto dall’art 24 comma 18 del decreto legge nr.201/2011 emanato dal Governo Monti il 6 dicembre 2011.

La riunione, presieduta dal V. Capo della Polizia di Stato Prefetto Paola Basilone con la presenza del Direttore Ufficio per le Relazioni Sindacali, il Direttore dell’Ufficio Legislativo, dell’Ufficio Ordinamento e dell’Ufficio Trattamento Previdenziale del Dipartimento della P.S., era volta ad illustrare le proposte che le Amministrazioni del Comparto hanno redatto in modo condiviso e che presenteranno ai rappresentanti del Ministero del lavoro e delle politiche sociali ed il Ministero dell’Economia, titolari della delega, nel prossimo incontro fissato per giovedì 15 marzo p.v.

Il Prefetto Basilone, prima di iniziare ad illustrato le proposte elaborate e condivise anche dalle altre Amministrazioni che vengono così schematicamente riassunte, ha comunicato che il Ministro dell’interno, come richiesto dai sindacati del cartello nel precedente incontro, ha deciso l’apertura di un tavolo di confronto per iniziare la discussione sul riordino delle carriere:

 

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1. AMBITO DI APPLICAZIONE – la delega prevista deve riguardare unicamente i requisiti di accesso alla pensione anticipata ed alla pensione di vecchiaia, con esclusione d’interventi sui singoli istituti e sui meccanismi riguardanti il trattamento previdenziale (scatti, anni figurativi, montante contributivo ecc) i quali sono già stati disciplinati per gli appartenenti al Comparto dal D.Lgs nr.165/97. Non sono accettabili, pertanto, interventi che non sono espressamente richiamati nella delega, né è possibile alcuna interpretazione estensiva della medesima;

2. TEMPI DI APPLICAZIONE – si ipotizza che le nuove disposizioni possano entrare in vigore dal 1.1.2013 per tutto il personale che alla data del 31.12.2012 non abbia già maturato i requisiti minimi previsti per l’accesso al trattamento previdenziale anticipato, poiché, diversamente, restano fermi gli attuali limiti.;

3. PENSIONE DI VECCHIAIA – viene ipotizzata la previsione di un graduale, progressivo e lento incremento per tutto il personale appartenente ai ruoli da Agente ad Ispettore, con la definizione dei limiti certi nell’elevazione di età per l’accesso al pensionamento, sempre che il personale al raggiungimento dell’attuale limite di età per la pensione di vecchiaia non abbia già maturato i requisiti minimi previsti per l’accesso al trattamento previdenziale anticipato. In quel caso il personale cessa dal servizio senza poter accedere ai nuovi limiti di età che verranno progressivamente innalzati. I nuovi limiti, pertanto con una progressione annuale saranno proposti nel seguente modo: dall’1.1.2013 60 anni come oggi; dal 2021 61 anni; dal 2038 62 anni. Per il personale appartenente al ruolo Direttivi e fino alla qualifica di 1°Dirigente i limiti saranno: dagli attuali 60 ai 62 nel 2018 ed a 63 nel 2021. Per i Dirigenti Superiori dagli attuali 63 ai 64 nel 2018 ed ai 65 nel 2021. Per i Dirigenti generali rimarranno gli attuali 65. A tali limiti non si applicherebbe alcuna ulteriore aggiunta come variante dell’aspettativa di vita.

4. PENSIONE ANTICIPATA – con il passaggio al sistema contributivo pro rata dal 1 gennaio 2012 per tutti coloro che non avevano già maturato il requisito della massima anzianità (80%) al 31.12.2011, di fatto, è stata abrogata la possibilità prevista dalla normativa precedente di accedere al trattamento pensionistico con il compimento del cinquantatreesimo anno di età ed il raggiungimento dell’80 % della base pensionabile. Per questo, venendo meno una delle modalità previste fino al 31.12.2011 per l’accesso al pensionamento anticipato, con la proposta formulata, si ipotizza d’innalzare l’accesso al pensionamento anticipato sulla base della combinazione fra il requisito dell’età ( attualmente previsto a 57 anni) e dell’anzianità contributiva (35 anni) ai nuovi limiti di 58 anni di età anagrafica e almeno 37 di anzianità contributiva con contestualità di entrambi i requisiti e con il passaggio dall’attuale quota 92 (57 + 35), alla futura quota 95 (58+37). Una seconda possibilità di uscita sulla base della sola anzianità contributiva oggi fissata a 40 anni più un ulteriore anno di finestra mobile e con l’aggiunta della variante legata all’aspettativa di vita, verrebbe rimodulata dall’1.1.2013 ad una ipotesi in 41 anni di anzianità contributiva, senza alcuna finestra, con l’ aggiunta della variante riguardante l’aspettativa di vita. Al raggiungimento di tale anzianità contributiva, senza alcun limite di età anagrafica, si avrebbe diritto all’accesso alla pensione anticipata senza alcuna ulteriore penalizzazione.

 

Queste, in sintesi, le proposte che verranno formulate dalle Amministrazioni al Ministero del lavoro e dell’economia.

La riunione, che per modalità di svolgimento e contenuti esposti dalla delegazione dell’Amministrazione è da considerarsi ancora interlocutoria. Le delegazioni di SIULP, SAP, UGL POLIZIA e CONSAP, hanno stigmatizzato con fermezza l’assenza di confronto diretto con il Governo e la mancata apertura di un tavolo di confronto, ed hanno formulato alcune proposte d’integrazione ed alcune correzioni, comunicando che daranno corso ad iniziative di protesta per esercitare pressioni sull’Esecutivo perché rispetti nel concreto i profili di specificità lavorativa del personale del Comparto, che debbono ottenere pieno riconoscimento anche sulle modalità di accesso e sul trattamento previdenziale e il riconoscimento del ruolo negoziale dei sindacati.

Il cartello sindacale ha, altresì chiesto che venga con urgenza definita e stabilita da parte del Governo l’apertura, entro tempi certi, di un confronto per l’avvio della discussione sulla previdenza complementare che costituisce una priorità assoluta, non più dilazionabile, per trovare soluzioni che tutelino sotto il profilo previdenziale il personale più giovane appartenente al Comparto.

Il Prefetto Basilone ha affermato che l’Amministrazione condivide pienamente le posizioni espresse dal cartello sindacale e che le sosterrà nel corso dei prossimi incontri con le altre Amministrazioni e con il Governo ed aggiornava la prosecuzione della discussione a dopo l’incontro del 15 marzo p.v.

A sostegno della rivendicazione del tavolo di confronto con il Governo, per tutelare la specificità del personale e l’operatività funzionale dei Comparti Sicurezza, Difesa e soccorso pubblico, dopo una riunione con la quasi totalità dei sindacati dei Comparti e la totalità dei Cocer è stata indetta una manifestazione per giovedì p.v. sotto il Ministero del lavoro e delle politiche sociali a Roma quale primo momento di protesta.

 

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