FESI: esito riunione

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    Si è tenuto, il 17 aprile 2019, l’incontro per la definizione dell’intesa sul pagamento del FESI per i servizi resi nel 2018 dal personale di P.S. La riunione si è svolta presso la sala 7 del compendio Viminale, ed è stata presieduta dal Prefetto Mario Papa direttore della Segreteria del Dipartimento della P.S, ed erano presenti sia il Direttore dell’Ufficio per le Relazioni Sindacali Dr.ssa Maria De Bartolomeis, che la dottoressa Carlini del Tep. Le cifre concordate rispetto alla copertura finanziaria per il Fesi 2018 sono le seguenti:
    o Reperibilità 17,50 euro
    o Cambio turno 8,70
    o Presenza giornaliera 4,55
    o Servizio alta montagna 6,40
    o Controllo del territorio per la sera circa 4,70 euro per la notte circa 9,50.
    L’incontro è iniziato analizzando concretamente l’articolato rubricato “controllo del territorio”. Mantenendo vivo quel senso di responsabilità che contraddistingue il nostro agire, riteniamo, come già affermato, che la destinazione delle risorse aggiuntive, così come dispone il DPCM del 21 marzo 2018, devono andare a ripagare, in maniera dignitosa, il personale impiegato nei turni di servizio serali e notturni del controllo del territorio e delle sale operative e/o radio. Fasce d’impiego e tipologie di servizio che notoriamente arrecano maggiore disagio al personale in servizio operativo nelle Questure, nei Commissariati e in tutte le specialità della Polizia di Stato. Il compenso per il controllo del territorio dovrà essere attribuito al personale impiegato, nelle fasce serali e notturne, nei servizi esterni di pronto intervento e soccorso pubblico organizzati in turni continuativi sulla base di ordini formali e coordinati dalle sale operative della questura o dei commissariati distaccati, in altre parole centro di risposta 113 oppure 112 Nue e dalle sale operative delle Questure o dalle sale operative e radio dei commissariati distaccati e delle specialità. Spetta lo stesso compenso anche a chi concorre al dispositivo di controllo del territorio nelle medesime fasce orarie. Per fasce orarie si considerano gli orari compresi tra le 19 e le 07. Chi è impiegato occasionalmente il compenso è attribuito in ragione del numero effettivo dei turni effettuati. È cumulabile con la presenza esterna. Non è cumulabile invece con l’indennità di ordine pubblico e con l’indennità di missione. Le cifre sono rispettivamente di circa 4, 70 euro per i turni serali e di circa 9,50 per i turni notturni. La chiara volontà, ampiamente maggioritaria, emersa dal tavolo di confronto ha rigettato, ancora una volta, posizioni di chi ha preferito la strada degli annunci pubblicitari privi di contenuti. Abbiamo scelto, quindi, anche per rimanere coerenti con le indicazioni finalistiche individuate in sede di erogazione degli stanziamenti, di riconoscere il particolare disagio di ben determinate categorie di operatori. Inoltre abbiamo chiesto che per il Fesi 2019 il tavolo sia lasciato aperto per analizzare concretamente la possibilità di un compenso anche per tutti quelli che svolgono il turno continuativo come previsto dall’Accordo Nazionale Quadro.
    Il confronto è proseguito per analizzare la norma riguardante il calcolo del forfettario per i cambi turno previsto per i Reparti Mobili. Il metodo oggi utilizzato, che prevede la liquidazione in dodicesimi, ha dato luogo a una serie di controverse interpretazioni e per le quali abbiamo chiesto la definizione di regole, certe e omogenee, che rimuovano ogni residuale perplessità. L’accordo conterrà un profilo normativo assolutamente chiaro, e che non potrà essere più discusso dando luogo a spiegazioni che definiamo eufemisticamente fantasiose e consentirà, assolutamente, il pagamento totale dell’emolumento a chi è in forza ai Reparti Mobili, prevedendo la decurtazione, mediante il calcolo in dodicesimi, solo per coloro e solo per i mesi nel corso dei quali l’appartenenza è venuta meno per un trasferimento oppure per un’aggregazione.
    Appartenenza e non la presenza, considerando, inoltre, imprescindibile le assenze legittime ovvero congedi, malattie, permessi, come aspetti che non possono minimamente intaccare il diritto in questione. Al personale in forza presso i reparti mobili ed effettivamente impiegati negli stessi spetta, quindi, un compenso annuo pari a 610 euro. Ai fini del suddetto computo sono equiparati ai giorni di effettiva presenza in servizio, le fattispecie espressamente indicate per la produttività collettività.
    L’incontro è continuato nella direzione di una seria riflessione sulla necessità di differenziare la reperibilità ex art. 64 L. 121/81 da quella pattizia. Si è ripetuto che l’art. 64 della Legge 121/1981 è utilizzato, in modo disarmonico, spesso da chi vuole sottrarsi da un controllo sindacale. Tale strumento, gestito unilateralmente dall’Amministrazione, è pagato attingendo dalle risorse del Fesi il quale rappresenta, giusto per ricordarlo, il frutto delle nostre rivendicazioni e la remunerazione d’istituti soggetti ad accordi col Sindacato. Tuttavia si è convenuto, per far fronte al pagamento delle somme dovute ai colleghi, di approfondire in seguito la questione anche valutando, eventualmente, nuovi modi di pagamento con somme diverse da quelle riconosciute alle reperibilità pattizie soprattutto alla luce, proprio, di un uso un po’ troppo disinvolto dei turni disposti ex art.64 L.121/81 che tra l’altro sono anche aumentati, lasciando contestualmente il Tavolo aperto in merito all’argomento della reperibilità per la valutazione degli aspetti anzidetti con riguardo alla prossima annualità.
    La riunione per ogni aspetto decisionale è stata aggiornata per le firme necessarie auspicando di arrivare quanto prima alla sottoscrizione dell’intesa. Le scriventi organizzazioni sindacali si sono spese a margine della riunione affinché gli emolumenti dovuti siano erogati nel più breve tempo possibile sollecitando il Tep ad attivare immediatamente le procedure necessarie per il pagamento. Si precisa in ultimo che le vecchie voci, ovvero reperibilità, cambio turno, presenza giornaliera e servizio alta montagna saranno pagate entro l’estate mentre la nuova voce inerente al compenso per il controllo del territorio slitterà presumibilmente a settembre in virtù della necessità tecnica della rilevazione del dato.

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