Il riscatto agevolato della laurea – aggiornamenti

1894

Alcuni nostri lettori ci hanno chiesto informazioni e chiarimenti sul riscatto agevolato della laurea e sui relativi costi.

L’INPS ha aggiornato con nuove funzionalità il simulatore dei costi presente sul sito istituzionale, integrando il criterio della riserva matematica per i periodi ricadenti nel sistema retributivo e l’opzione di passaggio al sistema contributivo.

I risultati sono calcolati sulla base delle informazioni inserite dall’utente, mentre per ottenere una reale e precisa stima di costo è necessario inoltrare la domanda di riscatto e attendere il riscontro dell’Istituto.

L’opzione del riscatto agevolato è stata introdotta dal DL n. 4/2019 recante “Disposizioni urgenti in materia di reddito di cittadinanza e di pensioni” e consente di far valere, ai fini previdenziali, i periodi non coperti da contribuzione (gli anni di università) con un calcolo dell’onere più conveniente rispetto al riscatto ordinario che prende come riferimento una retribuzione convenzionale ridotta e uguale per tutti (la stessa che si utilizza per gli inoccupati), con un risultato più conveniente.

advertise

Diversamente dalla pace contributiva ormai scaduta, il riscatto di laurea agevolato è uno strumento permanente e pertanto può essere utilizzato per l’anno in corso e per gli anni successivi.

Il riscatto di laurea agevolato consente di trasformare gli anni di studio universitari in anni contributivi, validi per raggiungere prima la pensione.

A differenza del riscatto di laurea ordinario, quello agevolato può riguardare però solo periodi che si collochino nel sistema contributivo della futura pensione, quindi è possibile usufruire del riscatto agevolato anche per corsi precedenti al 1996 ma patto di optare per la liquidazione della pensione con il calcolo interamente contributivo.

Tra i requisiti richiesti per riscattare la laurea, sia con calcolo agevolato che ordinario, c’è il conseguimento del titolo di studio. Non possono pertanto essere oggetto di riscatto gli anni di studio universitario nel caso in cui non si sia conseguita la laurea.

In generale si possono riscattare i periodi corrispondenti alla durata dei corsi legali di studio universitario (non si possono riscattare gli anni fuori corso), che hanno portato al conseguimento di uno o più titoli rilasciati dalle Università o da Istituti di livello universitario:

  • diplomi universitari (corsi di durata non inferiore a due anni e non superiore a tre);
    diplomi di laurea (corsi di durata non inferiore a quattro anni e non superiore a sei);
  • diplomi di specializzazione, che si conseguono successivamente alla laurea e al termine di un corso di durata non inferiore a due anni;
  • dottorati di ricerca i cui corsi sono regolati da specifiche disposizioni di legge;
  • laurea triennale, laurea specialistica e laurea magistrale;
  • diplomi rilasciati dagli Istituti di Alta Formazione Artistica e Musicale (AFAM).

È possibile riscattare anche solo una parte del corso di studi ultimato. Il titolo universitario deve essere stato conseguito in una università italiana con valore legale in Italia. Sono inoltre riscattabili i titoli conseguiti in uno Stato Estero aderente alla convenzione di Lisbona dell’11 aprile 1997, previo riconoscimento degli stessi “ai fini previdenziali” da parte del Ministero dell’Università e della Ricerca.
Il riscatto di laurea è accessibile sia a chi è attualmente occupato, che a chi risulta inoccupato o non abbia ancora iniziato l’attività lavorativa o non sia iscritto a nessuna forma obbligatoria di previdenza.
Il costo del riscatto dipende dalla collocazione temporale dei periodi oggetto di riscatto. L’onere da pagare per il riscatto della laurea si determina tenendo conto delle norme che disciplinano la liquidazione della pensione con il sistema retributivo o con quello contributivo.

Per il riscatto di laurea nel sistema contributivo, quindi dei periodi a partire dal 1° gennaio 1996, l’onere si determina applicando alla retribuzione (assoggettata a contribuzione) nei 12

mesi meno remoti l’aliquota contributiva in vigore alla data di presentazione della domanda.
Per riscattare periodi che si collochino nel sistema retributivo, l’importo della somma da versare varia in base a diversi fattori: età, periodo da riscattare, sesso, anzianità contributiva totale e retribuzioni degli ultimi anni.

Con il riscatto di laurea agevolato il costo è determinato, per ogni anno riscattare, prendendo come riferimento il minimale degli artigiani e commercianti vigente (16.243 euro per il 2022), utilizzando l’aliquota per il computo delle prestazioni pensionistiche nel Fondo pensioni lavoratori dipendenti (FPLD), entrambi vigenti nell’anno di presentazione della domanda. Ricorrendo a tali aliquote, il costo di un anno da riscattare si aggira sui 5.360 euro rispetto ai 9.900 euro per anno da riscattare se si utilizza il riscatto ordinario.

Si può simulare l’onere dovuto per il riscatto della laurea utilizzando i calcolatori online presenti in rete compreso quello presente nel sito dell’INPS.

La domanda di riscatto di laurea si presenta esclusivamente per via telematica:

  • dal sito INPS al percorso “Prestazioni e servizi” > “Servizi” > “Portale riscatti -ricongiunzioni”, accedendo con identità SPID, Carta Nazionale dei Servizi (CNS) o Carta di Identità Elettronica (CIE);
  • ricorrendo a patronati e intermediari dell’Istituto;
  • chiamando il Contact Center multicanale da telefono fisso al numero verde gratuito 803 164 o da telefono cellulare il numero 06 164164, a pagamento in base al piano tariffario del gestore telefonico.

Il contributo per l’onere di riscatto si versa all’INPS, a meno di specifiche disposizioni di settore, utilizzando il servizio PagoPA. L’onere di riscatto si può versare in un’unica soluzione o a rate, fino a un massimo di 10 anni (120 rate).

Il riscatto della laurea consente anche di incrementare l’importo della pensione stessa. Il vantaggio principale di riscattare gli anni di laurea è che permette di incrementare il proprio montante contributivo e accorciare i tempi per la maturazione del diritto a pensione.

Infine, l’onere di riscatto è anche detraibile al 19% dal reddito imponibile IRPEF e l’agevolazione fiscale può essere fruita anche per le persone a carico (ad esempio per gli inoccupati).

Per approfondimenti sul simulatore INPS del riscatto di laurea, si consulti il dettaglio delle nuove funzionalità, indicate nel Messaggio 4681 del 30 dicembre 2022.

Advertisement