Dopo oltre un anno di denunce e numerose manifestazioni contro i tagli alla sicurezza sempre negati dal Governo, abbiamo avuto ragione ufficialmente.
La relazione unitaria sul quadro finanziario del Ministero dell’Interno presentata agli Organismi parlamentari, è la prova provata che il SIULP aveva ragione e che chi diffondeva cifre inattendibili non era certo il sindacato.
Ad affermarlo è Felice ROMANO, Segretario Generale del SIULP primo sindacato del Comparto Sicurezza, il quale, pur non nascondendo la soddisfazione per la piena riuscita della manifestazione nazionale che si è tenuta ieri a Roma e che ha visto la partecipazione di tutte le sigle sindacali del settore con 40.000 operatori della sicurezza protestare contro i pesanti tagli del Governo Berlusconi alla sicurezza che, per la prima volta ha unito tutti i sindacati sotto un unico cartello, ribadisce l’assurdo ed incomprensibile silenzio del Governo.
È veramente singolare, e politicamente miope vedere come dopo una protesta così forte e unita – che non ha precedenti nella storia dei sindacati di polizia – il Governo non solo continua a glissare sulle questioni vere che attanagliano il sistema sicurezza del nostro Paese, ma ignora persino la denuncia ufficiale del Ministero dell’Interno presentata in sede di audizione agli organismi parlamentari.
Il dramma vero e che i tagli presentati ufficialmente dal Ministero dimostrano il serio rischio di collasso cui l’intero sistema può andare incontro se non vi sarà un’inversione di tendenza nella politica degli investimenti su questo delicato e vitale settore. I dati già pubblicati su alcuni mass media circa i danni prodotti dai tagli, sono solo la punta dell’iceberg della vera criticità che il sistema sta sopportando da troppo tempo.
La settimana di buio cui è stata costretta la questura di Foggia, causa la mancanza di fondi per la manutenzione delle cabine elettriche che hanno causato il black aut, o il fermo delle nuove autovetture per mancanza di fondi per l’acquisto di pneumatici da neve, sono altri segnali allarmanti che fanno pensare che da qui a poco la polizia “brancolerà nel buio”.
Ma, che l’attenzione sulla sicurezza da parte del Governo sia solo formale e non sostanziale, è dimostrata dal totale disinteresse del Governo a dare le risorse anche quando queste ci sono e sono stanziate da finanziarie precedenti. È veramente incomprensibile – tuona Romano – come il Governo non trovi la volontà e il tempo di far firmare un decreto al Ministro Tremonti, che trattiene indebitamente e ormai da molti mesi oltre 40 milioni di euro che servono a pagare la coda contrattuale ai poliziotti relativamente al biennio 2006/2007, che darebbe un segnale di attenzione alla mortificazione che i poliziotti stanno subendo da orami oltre un anno.
Il tutto mentre l’impegno della Polizia continua e, malgrado le difficoltà ma grazie al sacrificio e all’alta professionalità dei poliziotti, registra brillanti risultati nella lotta alla criminalità organizzata e all’eversione.
Ci attendiamo ora risposte concrete anche perché credo che le stesse siano dovute allo stesso Ministro dell’Interno al quale, sicuramente, non era stata rappresentata la reale situazione.