In 40.000 contro i tagli alla sicurezza

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Ultimo aggiornamento 12/08/2013

La sicurezza è un diritto
e i diritti non si tagliano si difendono
 
 
 
 
Sicurezza/A Roma concluso corteo polizia: In 40.000 contro tagli Cori contro Brunetta-Maroni:
“Non possiamo supportare i cittadini” Roma, 28 ott. (Apcom) – Sono stati 40.000, secondo gli organizzatori, i poliziotti che questa mattina hanno manifestato in corteo per le vie di Roma con lo slogan ‘La sicurezza è un diritto. E i diritti non si tagliano’ per protestare contro i tagli alla sicurezza del Governo e contro il mancato stanziamento nella Finanziaria 2010 di nuove risorse al comparto. I manifestanti sono giunti da ogni parte d’Italia con pullman, treni ed auto, a proprie spese e rinunciando ad un giorno di ferie o di riposo: si sono ritrovati in prima mattinata in piazza Bocca della Verità a Roma per poi proseguire in corteo lungo un itinerario (via Petroselli – via del Teatro Marcello – piazza Venezia – via San Marco – via delle Botteghe Oscure – Largo di Torre Argentina – Corso Vittorio Emanuele con sosta dinanzi al Dipartimento della Funzione Pubblica – piazza Pantaleo – via della Cuccagna) che li ha infine portati in piazza Navona. I manifestanti hanno fatto una sosta in Corso Vittorio Emanuele davanti al dipartimento della funzione pubblica e lì sono partite frasi di contestazione contro il ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta. Nel mirino dei manifestanti anche le ronde per la sicurezza del ministro dell’Interno Roberto Maroni. ‘Meglio panzoni che coglioni’, recitava una maglietta ideata per l’occasione e indossata dal sindacato Coisp: chiaro riferimento alle frasi del ministro Brunetta “che aveva dichiarato che ‘non è facile mandare i poliziotti sulla strada perché ci sono troppi panzoni che hanno fatto i passacarte tutta la vita, in strada se li mangiano”. “Ancora una volta – ha detto Felice Romano, segretario del Siulp – siamo stati costretti a scendere in piazza per protestare contro la politica del Governo sulla sicurezza. E vogliamo che la nostra voce giunga a chi, pur avendo la responsabilità di governare il nostro Paese, dimostra sempre più spesso con i fatti di volersi in realtà limitare ad una politica di annunci. Si taglia sulle risorse delle Forze di polizia: si taglia anche quest’anno, con la prossima Finanziaria, sugli investimenti che servono a garantire il livello di sicurezza minimo”. “Il Governo non ha mantenuto le promesse fatte a poliziotti, poliziotti penitenziari, forestali e, soprattutto ai cittadini con i suoi programmi elettorali. Si inaspriscono le norme, aumentano i detenuti, aumentano i compiti delle Forze di Polizia e, diminuiscono sempre di più gli organici, le risorse e i mezzi. Con quali uomini, con quali mezzi si dovranno applicare queste nuove norme? Se non ci ascoltano non ci fermeremo qua”, ha avvertito Romano.
 
SICUREZZA: POLIZIA IN PIAZZA CONTRO I TAGLI (AGI)
Roma, 28 ott. – Oltre 30 mila persone, secondo gli organizzatori, appartenenti alle forze di polizia sono scese in piazza stamattina a Roma per protestare contro i tagli alla sicurezza. Il corteo partito da piazza della Bocca della Verita’, ha attraversato le vie del centro della capitale e finira’ in piazza Navona. Alla manifestazione partecipano i maggiori sindacati della polizia di Stato come Siulp, Sap, Ugl polizia e anche sindacati del corpo forestale dello stato, della polizia penitenziaria e il Cocer della guardia di finanza, dell’aeronautica e della marina militare. Secondo gli organizzatori prendono parte alla protesta il 90% del comparto sicurezza della polizia di stato. In particolare i rappresentanti delle forze dell’ordine protestano contro “il taglio di 3 miliardi di euro in tre anni al comparto sicurezza e difesa” che si aggiungono agli effetti della legge Brunetta che produce una riduzione del personale.
Sono circa quarantamila i partecipanti alla manifestazione contro i tagli alla sicurezza che hanno affollato piazza Navona. Lo hanno annunciato gli stessi organizzatori, i maggiori sindacati della Polizia di Stato, della Polizia penitenziaria, del Corpo forestale dello Stato e con la partecipazione anche del Cocer della Guardia di Finanza. “La sicurezza e’ un diritto e i diritti non si tagliano, di difendono”, questa la frase scritta sul palco dove hanno preso la parola i segretari generali dei principali sindacati del comparto. In piazza ci sono poliziotti, liberi dal servizio, giunti a Roma da tutta Italia e che denunciano un taglio delle risorse del 44%. “Purtroppo ormai – ha detto Romano Felice, segretario generale del Siulp della Polizia di Stato – sono anni che si continua a tagliare sulla sicurezza. Lo aveva fatto il governo Prodi e il governo Berlusconi ora ha dato il colpo di grazia tagliando oltre 3 miliardi al sistema sicurezza e difesa di questo Paese. Noi oggi vogliamo lanciare l’allarme: se il governo non inverte la sua filosofia e comincia ad investire concretamente c’e’ il rischio del collasso del sistema. Noi perdiamo annualmente circa diecimila unita’ e queste vengono sostituite solo con 2.500 che, se tutto va bene, prenderanno servizio tra due, tre anni. Oggi lanciamo un appello al Parlamento affinche’ nell’approvazione della legge Finanziaria trovi le risorse necessarie per garantire la sicurezza e la democrazia di questo Paese e al Presidente della Repubblica, garante di tutte le istituzioni, chiediamo che ci possa dare, con il suo autorevole intervento, una speranza affinche’ il sistema sicurezza resti civile, democratico e funzionale”.
“Nonostante le promesse – ha detto Leo Beneduci, segretario generale Osapp della Polizia penitenziaria – questo e’ un governo che ci sta dando meno degli altri governi che gia’ ci avevano dato poco. Quaranta euro lorde di aumento al mese, ovvero 19 euro netti, sono una miseria. Ma non e’ solo un problema di risorse economiche e benefici contrattuali, c’e’ un progressivo impoverimento delle risorse. I risparmi questo governo li doveva fare in altri settori. Li doveva fare sul Parlamento”. “Il nostro disagio – ha detto Nicola Tanzi, segretario generale del Sap, Sindacato autonomo di polizia – e’ dovuto al maltrattamento economico e al maltrattamento delle risorse che servono per garantire la sicurezza di questo Paese. Il governo in campagna elettorale ha puntato sulla sicurezza, ma nei fatti ha messo in asfissia lo stesso sistema di sicurezza”. “Sul fronte penitenziario – ha detto Eugenio Sarno, segretario generale Uil Penitenziaria – ci sono ventiduemila detenuti in piu’ e cinquemila agenti in meno. Siamo stanchi degli annunci. Adesso e’ l’ora dei fatti, poiche’ oggi e’ a rischio al sicurezza del nostro Paese”. Per Cristiano Leggeri, segretario generale Ugl Polizia di stato, la manifestazione di oggi, anche se e’ un successo, lascia un “rammarico in quanto il problema della sicurezza del nostro Paese non e’ solo un problema delle forze dell’ordine ma di tutta la societa’ civile e non si e’ vista la partecipazione dei cittadini”.
 
SICUREZZA: SINDACATI PS A BERLUSCONI, COLPE SOLO DEL GOVERNO BASTA CON BLUFF RONDE E SICUREZZA FAI DA TE
(ANSA) – ROMA, 28 OTT – I tagli, i mezzi che non ci sono, gli organici che diminuiscono, il ‘bluff delle ronde’ sono tutte le scelte ”la cui responsabilita’ deve ricadere solo su questo governo che non ha mantenuto una delle promesse fatte agli operatori del comparto e soprattutto ai cittadini” in campagna elettorale sui temi della sicurezza. Cosi’ il segretario del Siulp, Felice Romano, a nome di tutti i sindacati delle forze di polizia, della polizia penitenziaria e della guardia forestale che stanno manifestando a Roma si e’ rivolto al premier Silvio Berlusconi. Pesanti le critiche dei sindacati al governo ”quando governavano gli altri ci chiamavano ‘i nostri ragazzi’ – dice Romano – hanno fatto annunci, spot e promesse, ma la verita’ e’ che al momento dei fatti, per noi che ogni giorno rischiamo di farci ammazzare, non si fa nulla”. Secondo i sindacati l’offerta del governo ”si riduce a 40 euro lordi di aumento e a 13 centesimi al giorno per la nostra specificita”’. ”Un’offesa”, dicono, che si aggiunge a quella del ministro Brunetta ”che ci ha definito panzoni: ma noi poliziotti panzoni – dice Romano – siamo gli stessi che garantiscono la sicurezza dei ministri e dei cittadini”. I tagli, sottolineano i sindacati hanno inciso su addestramento, servizi, logistica, mezzi e organici. ”Questo governo ci ha regalato anche l’umiliazione di essere senzatetto, perche’ non paghiamo gli affitti”. Dunque ”noi diciamo oggi a Berlusconi quello che abbiamo detto ieri a Prodi: non tagliate la sicurezza perche’ con i tagli state mettendo a repentaglio la liberta’ e la sicurezza del paese”. E quanto alle ronde, concludono i sindacati, ”sono un bluff miseramente fallito di privatizzare la sicurezza e che non servono a nulla se non a tacitare la coscienza di chi sa di essere in difetto. Basta – concludono – alla sicurezza fai da te, a quella improvvisata e a quella urbana. L’unica che vogliamo e’ quella senza aggettivi, l’unica che solo noi possiamo garantire”.
 
SICUREZZA: COMPARTO IN PIAZZA A ROMA, ‘I DIRITTI NON SI TAGLIANO’ 30MILA IN MANIFESTAZIONE SECONDO GLI ORGANIZZATORI
Roma, 28 ott. (Adnkronos) – “La sicurezza e’ un diritto. E i diritti non si tagliano”. Questo lo slogan della manifestazione che si e’ svolta stamani a Roma, un corteo di migliaia di poliziotti, 30.000 secondo gli organizzatori, che ha attraversato le vie di Roma per protestare contro i tagli alla sicurezza del Governo e contro il mancato stanziamento, nella Finanziaria 2010, di nuove risorse. I manifestanti, raccolti sotto i vessilli dei sindacati di Polizia, della Polizia Penitenziaria e del Corpo Forestale dello Stato, sono giunti da ogni parte d’Italia con pullman, treni ed auto e si sono ritrovati nella prima mattinata in piazza Bocca della Verita’ a Roma per poi proseguire in corteo lungo un itinerario che li ha portati alle 12.30 in piazza Navona dove era allestito il palco per gli oratori. Presenti, sul palco i Segretari Generali dei sindacati di Polizia: Felice Romano (Siulp), Nicola Tanzi (Sap), Giuseppe Tiani (Siap), Claudio Giardullo (Silp per la Cgil), Cristiano Leggeri (Ugl Polizia di Stato), Franco Maccari (Coisp-Up-Fps-Adp-Pnfi) ed Enzo Marco Letizia (Anfp); i Segretari Generali dei sindacati della Polizia Penitenziaria: Donato Capece (Sappe), Leo Beneduci (Osapp), Eugenio Sarno (Uil P.A.), Roberto Santini (Sinappe), Pompeo Mannone (Fns Cisl), Francesco Quinti (Cgil F.P.) e Giuseppe Moretti (Uspp Ugl); i Segretari Generali dei sindacati del Corpo Forestale dello Stato: Marco Moroni (Sapaf), Danilo Scipio (Ugl Corpo Forestale dello Stato), Ivan Germani (Fesifo), Pompeo Mannone (Fns Cisl), Antonio Pipitone (Uil P.A. Forestali) e Francesco Quinti (Cgil F.P.). Ha aderito alla manifestazione anche il Cocer della Guardia di Finanza.
A nome di tutti i sindacati ha parlato Felice Romano (Siulp): “Ancora una volta -ha detto- siamo stati costretti a scendere in piazza per protestare contro la politica del Governo sulla sicurezza. E vogliamo che la nostra voce giunga a chi, pur avendo la responsabilita’ di governare il nostro Paese, dimostra sempre piu’ spesso con i fatti di volersi in realta’ limitare ad una politica di annunci. Si taglia sulle risorse delle Forze di Polizia: si taglia anche quest’anno, con la prossima Finanziaria, sugli investimenti che servono a garantire il livello di sicurezza minimo”. “Vuol dire soprattutto -ha proseguito Romano- macchine fatiscenti, vuol dire perdere ogni anno diecimila operatori tra tutte le Forze di Polizia e sostituirli con appena 2.500 uomini, vuol dire anche risparmiare sulla formazione, sull’addestramento, sull’equipaggiamento, sulla logistica, vuol dire cioe’ farsi sfrattare dagli enti privati proprietari delle nostre caserme e dei nostri uffici perche’ non paghiamo l’affitto, vuol dire scendere in strada con armi che non sono piu’ efficienti. Tagliare significa dover lavorare con divise logore e consumate, con giubbetti antiproiettile che non proteggono piu’ dai colpi di pistola o di fucile, tagliare vuol dire mettere a repentaglio la sicurezza dei cittadini, mettere a repentaglio la nostra sicurezza, la nostra dignita’, la nostra efficienza”. “Il Governo non ha mantenuto le promesse fatte a poliziotti, poliziotti penitenziari, forestali e, soprattutto ai cittadini con i suoi programmi elettorali. Si inaspriscono le norme, aumentano i detenuti, aumentano i compiti delle Forze di Polizia e, diminuiscono sempre di piu’ gli organici, le risorse e i mezzi. Con quali uomini, con quali mezzi si dovranno applicare queste nuove norme? Se non ci ascoltano non ci fermeremo qua”, ha concluso Romano.
 
Sicurezza/ Migliaia di poliziotti in piazza a Roma contro tagli
Sindacati: riduzione personale e ricadute sui turni di lavoro
Roma, 28 ott. (Apcom) – Migliaia di poliziotti stanno manifestando stamani a Roma. I sindacati denunciano la politica di tagli alla sicurezza dell’attuale esecutivo, confermata dal recente incontro a Palazzo Chigi dove sono state illustrate le linee guida della Finanziaria 2010 che proprio in questi giorni il Parlamento sta discutendo. Per le strade della Capitale hanno sfilato i sindacati della Polizia di Stato (Siulp, Sap, Siap, Silp per la Cgil, Ugl Polizia di Stato, Coisp-Up-Fps-Adp-Pnfi e Anfp), della Polizia penitenziaria (Sappe, Osapp, Uil P.A. Penitenziari, Sinappe, Fns Cisl, Cgil F.P. e Uspp Ugl) e del Corpo forestale dello Stato (Sapaf, Ugl Corpo Forestale dello Stato, Fesifo, Fns Cisl, Uil P.A. Forestali, Cgil F.P.). “Occorrerà valutare – si legge in una nota – se gli ultimi emendamenti presentati in Commissione bilancio da esponenti della maggioranza, definiti da alcuni giornali come “Finanziaria alternativa” e dove si ipotizzano ingenti stanziamenti per la sicurezza e le forze dell’ordine, troveranno reale concretizzazione. Ad oggi, purtroppo, la politica del Governo è un’altra”. Migliaia di operatori sono arrivati da ogni parte d’Italia con centinaia di pullman, treni e macchine. Poliziotti liberi dal servizio, hanno rinunciato a un giorno di ferie o di riposo. “Il taglio di circa tre miliardi di euro in tre anni al comparto sicurezza e difesa, unito agli effetti dell’ex decreto Brunetta ora convertito in legge – denunciano i sindacati -, sta producendo una pesante riduzione di personale a causa del mancato turn over e un innalzamento dell’età media dei poliziotti italiani, che ormai sfiora i cinquant’anni”. “I tagli – spiegano – incidono pesantemente anche sulla spesa corrente, sulle voci di bilancio ministeriale relative all’acquisto delle autovetture, della benzina, alla gestione degli uffici e delle strutture. Tutto questo incide e inciderà ancor di più dal 2010 sul reale controllo del territorio da parte delle forze dell’ordine e quindi sulla sicurezza dei cittadini”. “Il Governo – accusano – ha fino a oggi disatteso le promesse fatte alle forze dell’ordine durante la campagna elettorale: il contratto di lavoro è scaduto da due anni, senza riconoscimento per la specificità della professione, non è stata ancora avviata l’attesa riqualificazione interna del personale e non si parla più di previdenza complementare”. La manifestazione di oggi arriva dopo un mese di mobilitazione e iniziative di protesta che hanno toccato tutte le città italiane. Il corteo partito alle dieci si snoda in via Petroselli – via del Teatro Marcello – piazza Venezia – via San Marco – via delle Botteghe Oscure – Largo di Torre Argentina – Corso Vittorio Emanuele con sosta dinanzi al dipartimento della funzione pubblica – piazza Pantaleo – via della Cuccagna – piazza Navona. Alle 12.30, in piazza Navona, è previsto l’inizio degli interventi. La conclusione della manifestazione è prevista per le 13.30

Sicurezza/ Roma, sindacati polizia contestano Brunetta T-shirt ‘meglio panzoni che coglioni’; Organizzatori:siamo 35mila
Roma, 28 ott. (Apcom) – Sono 35mila gli uomini delle forze di polizia, provenienti da tutta Italia, che hanno manifestato a Roma contro la mancanza risorse, mezzi e infrastrutture da parte del governo Berlusconi. Sono le stime dell’Osapp, uno dei sindacati oggi in piazza, assieme ad altre sigle della polizia e del corpo forestale. Durante il corteo per il centro storico di Roma, partito alle dieci da piazza Bocca della Verità e conclusosi a piazza Navona, i manifestanti hanno fatto una sosta in Corso Vittorio Emanuele davanti al dipartimento della funzione pubblica e lì sono partite frasi di contestazione contro il ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta. “Meglio panzoni che coglioni”, recitava una maglietta ideata per l’occasione e indossata dal sindacato Coisp: chiaro riferimento alle frasi del ministro Brunetta “che aveva dichiarato che ‘non è facile mandare i poliziotti sulla strada perché ci sono troppi panzoni che hanno fatto i passacarte tutta la vita, in strada se li mangiano”. Il Coisp “per primo e da subito ha denunciato – si legge in una nota – la scelleratezza della politica governativa sulla sicurezza e l’arroganza degli atteggiamenti che i ministri come Brunetta, o per altri versi La Russa, dimostrano quotidianamente nei confronti dei poliziotti italiani”. Nel mirino dei manifestanti anche le ronde per la sicurezza del ministro dell’Interno Roberto Maroni
 
SICUREZZA: D’ALIA (UDC), TAGLI PER FORZE ORDINE INAMMISSIBILI
“Le nostre forze dell’ordine danno ogni giorno un contributo determinante per la sicurezza del paese.
Il governo e qualche ministro pero’, continuano a tagliare su organici e mezzi necessari, ritenendo la sicurezza soltanto un costo”. Lo dice il presidente dei senatori dell’Udc, Gianpiero D’Alia, che aggiunge: “Forse la maggioranza dimentica che queste sono le stesse persone che ogni giorno danno il loro contributo contro la mafia, il terrorismo e la criminalità organizzata. E’ inammissibile che in un paese civile, le forze dell’ordine siano costrette a manifestare contro il proprio governo”.
 

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