Trattamento di vitto per il personale della Polizia di Stato impiegato in servizi di ordine pubblico.
Alcune Organizzazioni sindacali hanno segnalato criticità in merito alla fornitura dei pasti al personale della Polizia di Stato impiegato in servizi di ordine pubblico fuori sede
rappresentando, in particolare, che, in diverse occasioni, al predetto personale viene attribuito il buono pasto in sostituzione del pasto completo.
Analoghe rimostranze sono state manifestate nel corso di una recente riunione del tavolo per l’ottimizzazione dell’organizzazione e dell’operatività dei Reparti Mobili della Polizia di Stato istituito presso questo Dipartimento.
Al riguardo, si ritiene opportuno rammentare che con circolare del Sig. Capo della Polizia prot. n. 0012694 del 29/07/2019, recante disposizioni in materia di mense di servizio,
sono state fornite apposite indicazioni in ordine alla somministrazione dei pasti al personale
impiegato in servizi di ordine pubblico.
Con la predetta circolare, in particolare, è stata richiamata la vigente normativa che
prevede l’erogazione del buono pasto giornaliero al personale vincolato a permanere sul luogo di servizio per esigenze operative di ordine pubblico nei casi in cui lo stesso è impossibilitato ad avvalersi sia delle strutture di mensa che degli esercizi di ristorazione convenzionati, fermo restando, tuttavia, l’impegno prioritario dell’Amministrazione a creare le premesse organizzative affinchè i dipendenti interessati fruiscano del vitto con le modalità ordinarie, al fine di garantire l’apporto calorico necessario per espletare il servizio nelle migliori condizioni.
Ciò premesso, nel ribadire che la concessione del buono pasto giornaliero in favore del
personale impiegato in ordine pubblico costituisce una modalità residuale di mensa
obbligatoria di servizio, si richiama l’attenzione di codeste Questure sulla necessità di porre in essere, nell’organizzazione logistica dei servizi di cui trattasi, ogni utile iniziativa volta a
garantire al personale, prioritariamente, il trattamento di vitto con le modalità ordinarie
previste, ossia mediante le mense di servizio presenti, anche con possibili accessi scaglionati,ovvero, in mancanza di tali strutture o nel caso in cui l’accesso alla mensa non risulti conciliabile con le modalità di svolgimento del servizio, facendo ricorso ad esercizi privati di ristorazione appositamente convenzionati.
Qualora le esigenze di servizio non consentissero di far ricorso né alle mense di servizio
né agli esercizi privati di ristorazione, potrà essere prevista l’erogazione di un pasto completo veicolato, da consumarsi in condizioni dignitose e nel rispetto di tutte le norme vigenti in materia.
In caso di servizi di ordine pubblico che richiedono l’alloggiamento del personale
proveniente da altre sedi, si invita, altresì, a valutare la possibilità di stipulare convenzioni con le strutture alberghiere che possano garantire anche la somministrazione dei pasti.
Si confida nella consueta collaborazione nell’assicurare il pieno rispetto della disciplina vigente in materia di mense di servizio e delle direttive del sig. Capo della Polizia