Rapporto Univ-Censis: sicurezza bene sempre più fragile.

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Rapporto Univ-Censis: sicurezza bene sempre più fragile. ROMANO (SIULP): “Troppe armi tra i giovani. Al fianco delle Forze dell’Ordine serve una precisa attività di prevenzione e formazione delle Istituzioni, ad oggi, non incisive”.

 

Il recente rapporto del Censis denominato “La sicurezza fuori casa”, evidenzia come la sicurezza personale è sempre più percepita come un bene fragile: il 75,8% degli italiani ritiene che sia diventato più pericoloso uscire per strada. Donne e giovani i soggetti più a rischio. “Il rapporto Univ-Censis sottolinea quello che come SIULP affermiamo da tempo: è in essere un’escalation di violenza che si registra tra le nostre strade e tra i nostri giovani, chiaro sintomo di una società che sta peggiorando. C’è un imbarbarimento di valori, un crollo verticale del rispetto del bene supremo quale è una vita umana, e una semplicità disarmante ed avvilente nel commettere reati gravi, su tutti, gli omicidi. Ragazzi, ma anche minorenni, che decidono di sparare o accoltellare loro coetanei senza la minima remora, senza dare la reale sensazione che si rendano conto della gravità delle azioni che commettono. E’ evidente che questa scia di ferocia deve essere fermata e soprattutto analizzata sotto molti punti di vista. Perché è altrettanto grave l’inerzia delle Istituzioni e della Politica. Monreale a Palermo come pure Bergamo, fuori da una discoteca oppure nei pressi di uno stadio di calcio, un’offesa grave o anche un’accidentale spinta, possono innescare la furia omicida di ragazzini poco più che maggiorenni quasi inconsapevoli di essere nella realtà e non sullo schermo di un video di un qualsiasi social che può essere resettato. Ma è altrettanto grave che tali tragedie non suscitino la giusta reazioni in chi è deputato a regolare tali comportamenti a tutti i livelli: politici e sociali. Si demanda tutto ad una risposta della Polizia, della Magistratura, a quella repressiva, quasi a voler confermare che si accetta che tutto questo possa e debba avvenire. Ma la risposta è nella prevenzione e non nella repressione”. Così in una nota Felice Romano, Segretario Generale del SIULP, il sindacato maggioritario del comparto Sicurezza, Difesa e Soccorso Pubblico riguardo la terribile escalation di violenza che caratterizza le cronache recenti: “Oggi piangiamo il 19enne di Bergamo e i tre giovani di Palermo. Già qualche mese fa si era sfiorato il dramma a Basiliano, vicino Udine. Poi Genova, Roma, Catanzaro, Leverano, Fasano, con una lista che nel calcio potrebbe continuare all’infinito, ogni domenica, con un unico denominatore: violenza, aggressioni, una vera caccia alla preda da pestare a sangue. Le sole forze di Polizia, ultimo presidio di legalità di fronte a tale barbarie, non possono essere la sola risposta. Davanti alla crudeltà di quanto sta accadendo con sempre maggiore frequenza tutta la politica, l’intero arco costituzionale, unito, deve porre un freno ed affrontare la questione con una precisa attività di prevenzione, giacché, diversamente, avremo perso tutti”.

 

Roma, 8 Maggio 2025.

 

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