Conto Termico 3.0 in ambito residenziale

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Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, è entrato in vigore il decreto attuativo del Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica che introduce le agevolazioni del Conto Termico 3.0, con i nuovi incentivi per interventi di piccole dimensioni mirati all’incremento dell’efficienza energetica e alla produzione di energia termica da fonti rinnovabili realizzati a partire dal 25 dicembre.

Con il nuovo anno, dunque, si profila un nuovo strumento alternativo alle classiche detrazioni IRPEF in dichiarazioni dei redditi. Con il Conto Termico la formula è infatti quella del contributo a fondo perduto. La platea di beneficiari è ampia coinvolgendo, a seconda dei lavori edilizi, famiglie e condomini, CER e imprese, Enti Locali e del Terzo Settore.

Il Conto Termico 3.0 si caratterizza inoltre per alcune novità rispetto al passato (ossia rispetto al Conto Termico 1 e 2), come l’estensione al fotovoltaico con batterie di accumulo e alle colonnine di ricarica per i veicoli elettrici, ma solo in abbinamento alla sostituzione dell’impianto di climatizzazione invernale con una pompa di calore. I privati cittadini, su edifici residenziali possono intervenire per installare impianti domestici di produzione di energia da fonti rinnovabili; Enti locali, ETS e privati possono realizzare opere per l’incremento dell’efficienza energetica degli edifici destinati ad attività produttive (settore Terziario).

L’incentivo viene erogato direttamente dal GSE in un’unica rata per importi di spesa che non superano i 15mila euro, mentre in caso di importi superiori sono previste più rate annuali spalmabili nell’arco di cinque anni. L’accesso al Conto Termico 3.0 non è soggetto a scadenze; tuttavia, la richiesta deve essere presentata al GSE attraverso il portale dedicato entro 90 giorni dalla conclusione dei lavori.

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