Di seguito riportiamo la lettera inviata oggi ai segretari di partito sul prossimo incontro
Caro Segretario,
in tema di armonizzazione del sistema previdenziale per i comparti Sicurezza, Difesa e Soccorso Pubblico il Parlamento, grazie al Tuo autorevole intervento, ha approvato una mozione unitaria che ha impegnato il Governo sia a salvaguardare il principio di specificità sancito nell’art.18 della legge n. 183 del 2010, sia a promuovere un tavolo di consultazione e confronto con i sindacati e le rappresentanze militari dei medesimi comparti.
Grazie alla lettera unitaria inviata al Signor Presidente Monti, di cui Ti alleghiamo copia, la convocazione prevista per domani, senza alcuna informazione sul merito della materia e senza il coinvolgimento dei Ministri e delle Amministrazioni interessate, in data odierna è stata revocata.
La stessa comunicazione di revoca annuncia che l’ incontro sarà prossimamente programmato a cura degli uffici della Presidenza del Consiglio, quasi sicuramente entro questa settimana.
Siamo certi converrai, che la questione previdenziale, oltre ad essere affrontata tenendo conto delle indicazioni dell’OdG approvato al Senato, debba altresì essere affrontata tenendo conto dei cambiamenti dell’organizzazione che le Amministrazioni dovranno fare in funzione dei gravosi tagli operati, delle questioni ancora insolute e della nuova articolazione amministrativa dello Stato, centrale e periferica, che il Parlamento ha varato nell’ambito della c.d. spending review che, com’è noto, ha inciso fortemente anche sul turn over del personale.
Per quanto sopra, e alla luce dell’attenzione che da sempre riserVi al nostro mondo, Ti chiediamo di intervenire affinché il Governo rispetti la volontà parlamentare, e risolva anche le disfunzioni del passato che se restassero irrisolte in tema previdenziale, comporterebbero un grave e iniquo danno per il personale dei Comparti interessati, con evidenti e negative ricadute sulla funzionalità del sistema sicurezza.
In questa delicata fase, per quello che sta accadendo sullo scenario internazionale e per il rigurgito di fenomeni criminali interni, anche di tipo eversivo, senza tralasciare l’acuirsi dei conflitti sociali e delle conseguenti manifestazioni di piazza, riteniamo che non possano e non debbano arrivare messaggi di questo tipo alle donne e agli uomini in uniforme che hanno scelto di servire il Paese, contribuendo con pesanti sacrifici personali per superare le difficoltà economiche attuali.
Con sensi di elevata e rinnovata stima.
I Sindacati delle Forze di Polizia e Soccorso Pubblico e i Cocer del Comparto Sicurezza e Difesa