BOLOGNA: SIULP, plauso a poliziotti e basta strumentalizzazioni su tema delicatissimo come ordine pubblico.

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Ultimo aggiornamento 08/07/2013

Quanto accaduto venerdì scorso a Bologna è la dimostrazione che la Polizia di Stato, e quindi i poliziotti dall’agente al Capo della Polizia, ha acquisito una professionalità e un equilibrio che non ha pari in nessun altro paese. Il nuovo indirizzo dato dal Prefetto Manganelli, richiesto con forza dal SIULP sino all’istituzione della scuola per l’ordine pubblico, caso quasi unico nello scenario delle Forze di polizia, basa la gestione della piazza sull’attività di intelligence e di prevenzione. Un nuovo metodo che consente di conoscere in anticipo la stragrande parte dei manifestanti e che aggiunto alla preparazione tecnico-giuridica e psicologica dei poliziotti, con forte connotazione anche sul sociale, dimostra sempre più che è questa la pratica vincente per gestire al meglio le manifestazioni anche quando sono inquinate dai soliti professionisti del disordine.
Lo afferma Felice Romano, Segretario Generale del SIULP il primo e più grande sindacato di polizia, nel commentare i fatti, ma soprattutto le polemiche, che si stanno sviluppando dopo il lancio di uova di venerdì scorso contro i colleghi del Reparto Mobile di Bologna.
Plauso e ringraziamenti ai colleghi di Bologna per come è stato organizzato e gestito il servizio in occasione della manifestazione dei giovanissimi studenti, anche se qualche professionista del disordine ha tentato di sfruttare per creare l’incidente in modo da rimarcare, subito dopo l’atteggiamento repressivo e violento dei poliziotti. Questa volta il gioco non è riuscito grazie all’altissima professionalità dei colleghi di Bologna. Equilibrio, esperienza ma soprattutto capacità di valutazione e di proporzionare la reazione che, aldilà di quanto affermato da qualche neofita che inneggia alla rincorsa a chi si arma di più perché di ordine pubblico non solo non ne sa niente se non quello che gli viene riferito ma non lo ha mai fatto in vita sua, non potrà mai essere codificata come avviene per l’arresto o il fermo proprio per la sua delicata caratteristica. Ciò è la dimostrazione dell’efficacia del nuovo modello di gestione dell’ordine pubblico, che sicuramente può essere sempre perfezionato e dell’alta professionalità dei poliziotti.
Professionalità, aggiunge Romano, che, oltre ad essere stata riconosciuta dal Sindaco e dal Comune, dalle Istituzioni e dalla stessa politica in generale fatta eccezione per qualcuno che ha le idee un po’ confuse, mi auguro sia valorizzata e incoraggiata in una proposta premiale proprio perché ha evitato che la situazione degenerasse per la vile ed inutile aggressione consumata in danno dei poliziotti.
Per questo, chiosa Romano, concludo con un appello: al questore di farsi promotore di questa proposta, alla politica affinché oltre alla riconoscenza per il lavoro che prestiamo si riappropri del proprio ruolo in modo da evitare che molte questioni che nulla hanno a che fare con la polizia si scaricano su di essa per mancanza di un interlocutore che dia risposte alle esigenze reali dei cittadini e soprattutto dei giovani e, per ultimo a quelle “cassandra” che, per soli scopi di populismo miope e dannoso, giocano su un terreno delicato ed esplosivo senza nemmeno conoscere le regole di base.

Nell’allegato l’articolo del Corriere di Bologna
Gli agenti si dividono sulla piazza
I poliziotti della UIL “occorre il pugno duro”. Ma rimangono isolati

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