Ci sono giunte numerose richieste di chiarimenti in ordine al bonus di 200 euro previsto dall’articolo 31 del Decreto-legge 17 maggio 2022 n. 50 (decreto Aiuti), pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 17 maggio 2022.
Il problema è che detta disposizione, nell’introdurre questa misura di sostegno una tantum, specifica che l’indennità viene riconosciuta «previa dichiarazione del lavoratore di non essere titolare delle prestazioni di cui all’articolo 32, commi 1 e 18».
Per quanto riguarda il settore pubblico, l’obbligo dell’autocertificazione ha colto impreparate le amministrazioni pubbliche, nessuna delle quali, sino ad oggi, ha fornito indicazioni operative ai propri dipendenti, sia a livello centrale che periferico.
Il problema, tuttavia, dovrebbe a breve essere risolto poiché il Governo sta provvedendo a inserire, nel decreto-legge sulle semplificazioni fiscali in corso di approvazione, una norma che esclude i dipendenti del pubblico impiego dall’onere di trasmettere l’autocertificazione con la quale attestano di non essere già beneficiari del bonus sotto altra forma. A verificare che il lavoratore non sia titolare anche di una pensione o che abbia all’interno del suo nucleo familiare un percettore del Reddito di cittadinanza, saranno, dunque, le stesse Amministrazioni.
La diretta conseguenza dell’approvazione della misura che sarà introdotta nel decreto semplificazioni, è che i dipendenti pubblici che hanno redditi fino a 35 mila euro lordi l’anno, potranno ottenere il bonus da 200 euro nella busta paga di luglio, senza alcun adempimento autocertificativo.