“BOZZA NUOVO REGOLAMENTO DEI REPARTI MOBILI”.POCA VALORIZZAZIONE E TROPPA CONFUSIONE.QUASI TUTTO DA RIFARE

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Ultimo aggiornamento 08/07/2013

In data odierna, a seguito di richiesta di esame congiunto avanzata dalle OO.SS., presso il Dipartimento si è tenuto il programmato incontro sulla bozza di nuova riorganizzazione dei Reparti Mobili.

All’incontro, oltre a tutte le OO.SS. della Polizia di Stato, erano presenti il Direttore dell’Ufficio Relazioni Sindacali, funzionari del servizio Ordine Pubblico, degli Affari Generali e dei Reparti Speciali.

Ad inizio lavori, viste le evidenti contraddizioni espresse dalla bozza in questione, le OO.SS. SIULP, SAP, UGL POLIZIA e CONSAP, hanno inizialmente chiesto all’Amministrazione quali fossero i reali obiettivi e la filosofia ispiratrice della pseudo “riorganizzazione”. l’Amministrazione, nel rispondere che negli anni era cambiato il modo di gestire l’O.P. nel Paese, e che nel corso del tempo erano intervenute diverse circolari e direttive, anche da parte del Capo della Polizia, che rendevano necessaria una nuova rimodulazione organizzativa dei Reparti, affermava che l’ispirazione del progetto è dettata proprio da una più coerente “valorizzazione” di questi Uffici e del personale ivi impiegato.

SIULP, SAP, UGL POLIZIA e CONSAP, pur condividendo la reale necessità di meglio regolamentare tali delicati Uffici e servizi di polizia, hanno tuttavia preliminarmente espresso un giudizio politico, definendo la bozza presentata di retroguardia e di segno opposto rispetto alle reali esigenze operative dei reparti, oltre che tecnicamente, irricevibile. La stessa, infatti, da questo punto di vista, si presenta come se fosse stata redatta da chi non ha mai vissuto l’organizzazione dei Reparti Mobili.

Intanto, si è specificato che proprio al fine di evitare successive interpretazione restrittive da parte dell’Economia (come, purtroppo, sta già accadendo soventemente per altri Reparti), nel nuovo Regolamento dovrà essere specificato che i Reparti Mobili insistono nel comune dove sono allocati e non “su tutto il territorio nazionale” come si vorrebbe. Tale dizione, infatti, potrebbe portare serie difficoltà tecniche nei pagamenti dell’O.P. fuori sede e/o nel riconoscimento delle dovute indennità in caso di spostamento di sede dei Reparti. Per una maggiore valorizzazione, poi, si è chiesto di riacquistare importanza nel settore del “pubblico soccorso”, con dotazioni strumentali adeguate e di specificare che la concorrenza ad altri servizi d’istituto svolti in genere dalla Polizia, debba tenere conto della specificità degli operatori impiegati nei Reparti Mobili, al fine di evitare che questi specialisti dell’ordine pubblico siano distolti, ad esempio, per la consegna dei calendari della Polizia di Stato, per presidiare il Presepe del Vaticano, ovvero per essere impiegati come autisti/accompagnatori per ogni più disparata occorrenza del territorio.

Più in concreto, SIULP, SAP, UGL POLIZIA e CONSAP, hanno stigmatizzando fortemente il fatto che, nel documento in discussione, l’Amministrazione vorrebbe codificare l’assegnazione della figura del capo squadra indistintamente ad un appartenete al ruolo degli ispettori o dei sovrintendenti e, all’occorrenza, anche ad un assistente capo. Un po’ come dire che dirigente del Reparto Mobile di Roma può essere un appartenente al ruolo direttivo o dirigenziale e, all’occorrenza, anche un appartenente al ruolo ispettori.

Orbene, senza sminuire le capacità, l’esperienza e la professionalità di alcun dipendente, ad invarianza economica, al fine di evitare un appiattimento delle funzioni, riteniamo giusto assegnare competenze specifiche per ogni ruolo e non funzioni esercitabili indistintamente da un assistente capo o da un sostituto commissario. Anche perché, e qui è il paradosso, oggi, vista la carenza di personale dei ruoli intermedi, sono proprio gli assistenti capo a svolgere prevalentemente la funzione di capo squadra, pur essendo stato loro impedito di poter frequentare i corsi per capi squadra, riservati a sovrintendenti e ispettori…molte responsabilità quindi, ma pochi onori!!!

Così come, altra nota dolente, è il fatto, per noi assolutamente essenziale per la stessa sicurezza degli operatori, che la squadra non possa e non debba poter essere frazionata in più piccoli gruppi.

Inoltre, si è chiesto che gli Uffici Servizi, che nella bozza dovrebbero essere costituiti da tre unità per nucleo, possano essere centralizzati in quanto, solo in questo modo, si potrebbe assicurare una copertura h24 tale da far fronte, in qualsiasi momento ad emergenze di ordine, sicurezza pubblica e soccorso pubblico.

SIULP, SAP, UGL POLIZIA e CONSAP, hanno chiesto, inoltre, quale fosse la filosofia delle c.d. “Riserve”, poiche’ nulla emergeva dalla bozza, e di non declassare la direzione del Reparto di Cagliari, a ruolo direttivo, così come, al contrario, hanno espresso la convinzione di elevare la direzione del Reparto di Roma a ruolo dirigenziale con qualifica di dirigente superiore.

Per i reparti di Senigallia e Taranto, si è chiesto di aumentare, al ruolo dirigenziale, l’attribuzione di figure di comando.

Circa le diverse dotazioni, più che di sterili numeri (sicuramente da rivedere in rialzo invece che al ribasso) si è chiesto di incidere sulle articolazioni che prevedono i compiti, sull’aggiornamento, sulla catena di comando e le modalità d’intervento in situazioni di ordine pubblico.

Nei trasferimenti dei Reparti presso altre sedi, poi, per la dignità professionale di quegli operatori, è ora di stabilire in modo chiaro il limite massimo d’impiego, onde assicurare al personale il necessario stacco per il recupero psico-fisico.

Sul versante dell’aggiornamento professionale del mantenimento delle performance fisiche, le OO.SS. qui presenti hanno chiesto la previsione di un mantenimento atletico del personale mediante ore settimanali da dedicare alle attività sportive, oltre al mantenimento della preparazione e dell’aggiornamento per i nuclei NBCR che, di fatto, benché costituiti, da anni non sono aggiornati ne addestrati vanificando, così, tutto quanto fin qui fatto.

Inoltre, le scriventi OO.SS., per una maggiore chiarezza, hanno chiesto che gli organici dei reparti, possano essere quelli reali senza, quindi, far risultare negli stessi, sia il personale addetto alle Fiamme Oro, sia quello impegnato in missioni all’estero.

Per quanto concerne le previsioni organiche del personale addetto al ruolo tecnico-scientifico ed agli impiegati civili, si è chiesto di conoscerne subito la dotazione, senza rinviare la definizione di questi organici ad un futuro, quanto incerto, provvedimento.

Inaccettabile, infine, e’ stata la previsione organica per il personale assegnato ai servizi di vigilanza e amministrazione che, dalla bozza, vengono drasticamente e cervelloticamente ridotti a numeri assolutamente insufficienti per assolvere ai compiti d’istituto.

Infatti, il solo reparto Mobile di Roma, che ha una superficie da vigilare e controllare, oltre al Cie e ad altri settori presenti nel plesso (Squadra di rugby con annessi ospiti) che ospita i colleghi, di 200.000 mq, ha visto diminuire il personale che dovrebbe assolvere a tali compiti, a meno della metà.

In definitiva, SIULP, SAP, UGL POLIZIA e CONSAP, hanno ritenuto questo schema di riorganizzazione dei Reparti, involutivo rispetto a quello attuale e, quindi, rigettato al mittente, in attesa che le osservazioni formulate siano recepite dall’Amministrazione, pena la netta contrarietà dei sindacati a qualsiasi schema di riorganizzazione (o disorganizzazione) diverso da quello proposto.

Sarà cura delle scriventi OO.SS., tenervi aggiornati sugli sviluppi del confronto con l’Amministrazione.

 

SIULP

SAP

UGL POLIZIA

CONSAP

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