(ANSA) – ROMA, 2 MAG – ”Nonostante la totale mancanza di risorse, i continui tagli operati dall’azione di Governo e per ultimo l’ennesimo carico di lavoro scaricato sui poliziotti di Caserta, che vengono ricordati solo per fregiarsi del ‘modello Caserta’ o dei duri colpi inferti alla camorra, anche oggi i poliziotti casertani hanno inferto un ulteriore e mortale colpo al Clan dei Casalesi”.
Così Felice Romano, segretario generale del sindacato di polizia Siulp, commenta l’arresto del boss Mario Caterino. ”Non si può – spiega Romano – senza dare alcuna risorsa umana in più, gravare i poliziotti di Caserta di un lavoro abnorme come quello della vigilanza ad un Cie, peraltro istituito in una struttura assolutamente inadatta per mancanza di requisiti relativi alla sicurezza e alla salubrita’ degli ambienti e pensare che questi poliziotti possano continuare a produrre risultati così importanti e necessari nella lotta alla camorra”.
”Ecco perché – conclude il segretario del Siulp – ci aspettiamo che questa volta oltre al plauso e ai ringraziamenti di facciata arrivi dal Governo un segnale chiaro e incoraggiante per questi uomini e queste donne attraverso l’assegnazione di nuove risorse umane e, soprattutto, maggiori risorse finanziarie e mezzi adeguati per continuare quella che è ormai una vera e propria guerra che si può vincere”.
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