Comunicato Comparti Sicurezza e Soccorso Pubblico.Critiche alla manovra e dimissioni dei ministri Maroni, La Russa, Tremonti, Romano e Nitto Palma

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“I sindacati delle Forze dell’Ordine e dei Vigili del Fuoco criticano la manovra, chiedono le dimissioni dei ministri Maroni, La Russa, Tremonti, Romano e Nitto Palma, annunciano una grande manifestazione nazionale”

Per far fronte alle difficoltà finanziarie ed economiche del Paese, si può e si deve operare in termini di ottimizzazione delle risorse a disposizione, evitando gli sprechi e superando le duplicazioni istituzionali presenti, al fine di rendere il sistema più efficiente e migliorare la risposta ai cittadini. Con le scelte scellerate del Governo, infatti, non vengono penalizzati soltanto coloro che operano per la sicurezza, ma anche e soprattutto i cittadini.

E’ possibile, a nostro avviso, adottare scelte concrete diverse da quelle sino ad oggi intraprese.

E’ impensabile ipotizzare tagli indiscriminati e lineari ai vari Ministeri, col rischio – concreto! – che, ad esempio, il Dicastero delle Politiche Agricole decida “fare economia” esclusivamente sul Corpo Forestale dello Stato. Un rischio che corrono tutte le Forze di Polizia.

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Le scriventi organizzazioni sindacali e rappresentanze militari, espressione della quasi totalità degli appartenenti ai Comparti Sicurezza e Soccorso Pubblico, si sono incontrate nella giornata odierna per una valutazione della situazione politica ed economica alla vigilia della definitiva approvazione della manovra finanziaria estiva.

Le OO.SS. prendono atto, ancora una volta, del mancato rispetto degli impegni presi dal Governo e dalla maggioranza per i Comparti di riferimento, nonostante le assicurazioni più volte fornite, anche per iscritto.

In particolare, la manovra finanziaria disconosce il principio della Specificità della Professione, introdotto nel nostro ordinamento lo scorso anno nell’ambito del cosiddetto “Collegato Lavoro” che riconosce la diversità di funzioni e di mansioni degli operatori delle Forze dell’Ordine, delle Forze Armate e del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco rispetto al pubblico impiego, assicurando apposita e specifica tutela normativa, economica e previdenziale.

Le ultime manovre finanziarie hanno disatteso questo importante principio a partire proprio dalla questione previdenziale, costringendo il personale in divisa a permanere in servizio – a causa della cosiddetta “finestra mobile” 12 mesi oltre i limiti di età previsti dal proprio ordinamento, incidendo sul trattamento di fine rapporto e rinviando ulteriormente l’avvio della previdenza complementare, necessaria per garantire agli operatori più giovani una pensione dignitosa in futuro.

Non solo. Gli appartenenti alle Forze di Polizia e al Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco subiscono, come tutti i dipendenti pubblici, i mancati rinnovi contrattuali fino al 2014 e l’applicazione del tetto retributivo. Una misura penalizzante alla quale bisogna aggiungere, ad oggi, la mancata corresponsione delle indennità relative alle anzianità di servizio e agli avanzamenti di carriera, pur essendo state finanziate con le risorse previste per la riforma interna delle carriere ovvero con soldi nostri accantonati da anni!

E a proposito di riordino delle carriere e riforma del sistema sicurezza, spiace evidenziare come la commissione ministeriale istituita per riformare la Legge 121/1981 sia ridotta, ad oggi, ad un mero organo consultivo senza nessuna reale capacità di incidere sulle scelte del Governo e del Parlamento dovendo, come rappresentato in sede di prima riunione dai responsabili del Dipartimento, stilare solo un “libro bianco”.

Stigmatizziamo, soprattutto, l’atteggiamento denigratorio e offensivo del Governo e della maggioranza nei confronti degli appartenenti ai Comparti Sicurezza e Soccorso Pubblico: ad oggi, infatti, le organizzazioni sindacali e le rappresentanze militari sono state escluse da qualsiasi confronto o tavolo, disattendendo l’obbligo di misurarsi ed ascoltare tutte le parti sociali e, malgrado le proposte innovatrici e concrete di cui siamo portatori, finalizzate ad eliminare gli sprechi e le duplicazioni.

Per questo, le OO.SS. chiedono le dimissioni dei Ministri dell’Interno, della Difesa, del Tesoro, della Giustizia e delle Politiche Agricole per aver completamente disatteso gli impegni, più volte presi e sottoscritti, e per non aver rivendicato nelle sedi competenti il principio di Specificità dei vari Corpi dello Stato di riferimento, con il risultato di indebolire le relative Amministrazioni e di aggravare le condizioni in cui si trovano ad operare gli appartenenti ai vari Comparti.

Le OO.SS chiedono, inoltre, l’immediata convocazione di un serio tavolo di confronto per discutere delle varie problematiche esposte, trovando risposte concrete, anche per adottare soluzioni efficaci ai fini del risparmio della spesa pubblica.

Inoltre riteniamo sia possibile e giusto accorpare le funzioni di coordinamento delle emergenze di protezione civile e del soccorso pubblico tramite l’unificazione nel Ministero dell’Interno del Dipartimento della Protezione Civile della Presidenza del Consiglio con quello dei Vigili del Fuoco del Soccorso pubblico e della Difesa Civile dell’Interno

Queste sono solo alcune delle proposte concrete che da tempo portiamo avanti e che purtroppo non vengono, allo stato, prese in considerazione, anche per l’impossibilità di poterle dettagliatamente esporre nelle sedi opportune e ufficiali ai Ministri competenti.

Altresì, in mancanza di ulteriori risposte, i rappresentanti delle Forze dell’Ordine e dei Vigili del Fuoco proclameranno una grande manifestazione generale nazionale.

Roma, 7 settembre 2011

SIULP – SAP – UGL POLIZIA DI STATO – CONSAP – FNS CISL – SAPPE – UGL POLIZIA PENITENZIARIA – UILPA PENITENZIARI – SAPAF – FE.SI.FO -UGL CORPO FORESTALE – UILPA FORESTALI – UILPA VIGILI DEL FUOCO – UGL VIGILI DEL FUOCO

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