Anche i conviventi di fatto potranno fruire del congedo straordinario concesso per prestare assistenza a un familiare affetto da disabilità.
È favorevole, infatti, il parere espresso dalla Commissione Bilancio in merito allo schema di decreto legislativo che attua la direttiva UE 2019/1158 relativa all’equilibrio tra attività professionale e vita familiare per i genitori e i prestatori di assistenza.
Secondo quanto previsto dallo schema, si estende anche ai conviventi la possibilità di richiedere al datore di lavoro il congedo straordinario, qualora si rendesse necessario assistere un parente disabile.
Il congedo, inoltre, spetterà anche nel caso in cui la convivenza con il familiare da assistere sia iniziata successivamente alla richiesta del congedo stesso.
Lo schema del decreto, quindi, recepisce e introduce l’equiparazione del convivente di fatto al coniuge, specificando che il diritto al congedo spetta anche nel caso in cui la convivenza sia stata instaurata successivamente alla richiesta.
A tal proposito, una sentenza della Corte Costituzionale del dicembre 2018 aveva già dichiarato l’illegittimità costituzionale della mancata previsione del diritto al congedo per il figlio che instaura la convivenza solo successivamente alla domanda, tuttavia, con la nuova disciplina viene estesa questa possibilità a una più ampia platea di beneficiari.
L’articolo 1 dello schema di decreto legislativo, in particolare, specifica che il provvedimento reca disposizioni finalizzate a migliorare la conciliazione tra attività lavorativa e vita privata, con l’obiettivo di conseguire la condivisione delle responsabilità di cura tra uomini e donne e la parità di genere in ambito lavorativo e familiare.