“Da terra bonificata a terra di mafia?”, successo incontro al Grassi
articolo tratto da Latina today
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“Felice Romano, segretario nazionale generale del Siulp, ha poi evidenziato l’importanza del ruolo della società civile, riprendendo alcuni celebri concetti di Falcone e Borsellino, marcando l’accento sulle tre tipologie di figure negative che a modo loro prestano il fianco alla diffusione del fenomeno mafioso, secondo schemi non tradizionali. I primi, a suo dire, coloro che ritengono che con la mafia ci possa comunque essere un dialogo e una convivenza, riportando alla memoria esempi di alte istituzioni nazionali. La seconda categoria di persone è quella che pensa di essere immune da insidie rispetto agli investimenti della criminalità organizzata, e pensa di poter lucrare dal rapporto con essa restando immune dalla contaminazione, come se l’opzione economica fosse un fattore distinto dall’azione criminale classica. Ultima categoria quella costituita da quella schiera di persone che dell’antimafia ne fa un mestiere, i cosiddetti “professionisti dell’antimafia” che della mafia non sanno niente se non quel che torna loro utile per fini diversi.“