DDL stabilità: scongiurato attacco all’ANQ

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    La nostra battaglia riafferma il principio della contrattazione per gli orari in deroga

    La Commissione Bilancio della Camera dei Deputati, nella seduta di giovedì 20 novembre, ha abrogato il comma 14 dell’art. 21 del DDL Stabilità, nel quale si enunciava che

    “… l’impiego del personale con orari e turni di servizio in deroga a quelli previsti dagli accordi in vigore, per esigenze di tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica e di prevenzione e contrasto della criminalità, è disposto solo con informazione alle organizzazioni sindacali firmatarie dell’Accordo nazionale quadro, indipendentemente dalla durata del medesimo impiego…”

    Avrebbe significato reintrodurre orari anomali, patrimonio del passato, riportando ad esempio i turni “5-fine”, “22-fine”, senza contrattazione e con il minimo preavviso per i poliziotti. Avrebbe significato disporre a piacimento della vita lavorativa di ognuno di noi.

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    Le OO.SS. hanno immediatamente contrastato questa previsione, incredibilmente inclusa in una legge finanziaria, sicuramente per mano di chi vuol peggiorare le condizioni di vita e di lavoro delle donne e degli uomini in divisa.

    Già la I Commissione -Affari Costituzionali- si era espressa a favore delle nostre richieste ritenendo una materia di II livello di contrattazione assolutamente non pertinente in una legge di Stabilità. Adesso la V Commissione ha definitivamente abrogato quel comma. Non resta che attendere che il DDL diventi legge attraverso il passaggio alle Camere.

    In un momento in cui il lavoro pubblico è sotto attacco, le OO.SS. hanno svolto un’azione continua e puntuale con i gruppi parlamentari e con le commissioni. Questa azione ha premiato le nostre richieste e la difesa di diritti che qualcuno all’interno del Dipartimento della P.S. ha inteso minacciare, riportandoci indietro di 40 anni.

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