Forze di polizia in agitazione dal 15 giugno contro la Finanziaria
Quotidiano “La Sicilia” domenica 13 Giugno 2010 – Catania (Cronaca)
Anche a Catania, come in altre parti d’Italia, nella prossima settimana è programmato lo stato di agitazione dai sindacati Siulp, Sap, Siap, Silp-Cgil, Ugl-Polizia e Coisp, legato ai tagli previsti nella Finanziaria.
Nel capoluogo etneo la protesta si articolerà secondo il seguente calendario di manifestazioni, tutte con inizio alle 10 dinnanzi a varie sedi: martedì 15 Questura, mercoledì 16 Prefettura, venerdì 18 Tribunale, sabato 19 aeroporto.
«E’ bene ricordare – si legge in una nota diffusa congiuntamente dalle varie sigle sindacali – che questo Governo, durante la campagna elettorale, non ha perso una sola occasione per denunciare le gravi condizioni lavorative del personale della Polizia di Stato e delle forze dell’ordine, denunciando le gravi carenze di organico e di mezzi cui erano costrette le istituzioni demandate alla sicurezza dei cittadini e l’incredibile inadeguatezza degli stipendi dei poliziotti. La ciliegina sulla torta – prosegue il documento – è l’approvazione al Senato della nuova legge sulle intercettazioni, celebrando così “la morte” dell’attività di investigazione. I tagli previsti nella nuova manovra finanziaria nei confronti del comparto sicurezza/difesa, mettono a repentaglio la sicurezza dei cittadini, vanificando l’azione delle forze di polizia. I poliziotti sono stanchi di subire continuamente tagli che si ripercuotono principalmente sulla loro “pelle” poiché meno mezzi ed uomini significa meno sicurezza per i cittadini e meno sicurezza per gli operatori durante gli interventi. Ai politici che decantano i risultati delle Forze di polizia – conclude la nota – ricordiamo che gli stessi sono esclusivo frutto della professionalità e del sacrificio dei poliziotti che, nonostante il mancato pagamento di tutte le indennità previste (straordinari, missioni, ecc…) e di mezzi insufficienti, continuano a lavorare come hanno sempre fatto.
Quotidiano “La Sicilia “ Catania (Cronaca), 16 giugno 2010
SINDACATI DI POLIZIA
«Dal governo soltanto promesse la sicurezza è davvero a rischio» Si è tenuta ieri mattina in piazza San Nicolella, davanti alla sede della questura, la mobilitazione con volantinaggio annunciata dalle principali sigle sindacali della polizia (Siulp, Sap, Siap, Silp Cgil, Ugl Polizia e Coisp) contro «la politica dei tagli che mette seriamente a rischio la sicurezza dei cittadini del Meridione».
«E’ bene ricordare – si legge in una nota diffusa congiuntamente dalle varie sigle sindacali – che questo Governo, durante la campagna elettorale, non ha perso una sola occasione per denunciare le gravi condizioni lavorative del personale della Polizia di Stato e delle forze dell’ordine, denunciando le gravi carenze di organico e di mezzi cui erano costrette le istituzioni demandate alla sicurezza dei cittadini e l’incredibile inadeguatezza degli stipendi dei poliziotti. La ciliegina sulla torta è l’approvazione al Senato della nuova legge sulle intercettazioni, celebrando così “la morte” dell’attività di investigazione. I tagli previsti nella nuova manovra finanziaria nei confronti del comparto sicurezza/difesa, mettono a repentaglio la sicurezza dei cittadini, vanificando l’azione delle forze di polizia. I poliziotti sono stanchi di subire continuamente tagli che si ripercuotono principalmente sulla loro “pelle”, poiché meno mezzi ed uomini significa meno sicurezza per i cittadini e meno sicurezza per gli operatori durante gli interventi. Ai politici che decantano i risultati delle Forze di polizia ricordiamo che gli stessi sono esclusivo frutto della professionalità e del sacrificio dei poliziotti che, nonostante il mancato pagamento di tutte le indennità previste e di mezzi insufficienti, continuano a lavorare come hanno sempre fatto>>
Quotidiano Il Cittadino – Lodi 23 giugno 2010
Sicurezza, Pensa e Siulp duri: «Il guaio? I tagli del Governo»
Basta polemiche, basta “confusione”.
E una voce unita per chiedere sostegno a chi la sicurezza deve garantirla a tutto tondo. È questo, al netto di qualche sfumatura, il senso delle repliche del sindacato di polizia Siulp e dell’assessore alla sicurezza del comune di Lodi, Umberto Pensa, alle stoccate con le quali Matteo Boneschi, assessore provinciale alla sicurezza, aveva accusato loro e altri detrattori di aver ingiustamente boicottato il suo “summit” tra sindaci per la garanzia dell’ordine.
«Io ho tutto il rispetto per le dichiarazioni che fa Boneschi, ma mi sembrano un po’ un’insalata – attacca Pensa -.
Apprezzo le prove brillanti della polizia provinciale, che è un prezioso alleato, ma la sicurezza è ben altro. Polizie locali, provinciali e forze dell’ordine hanno compiti diversi, e loro sono bravi su chi inquina o a pizzicare i pescatori di frodo: ma pensare che possano fare prevenzione a mafiosi, ladri e altro è sbagliato. Saremo attenti ai suggerimenti che arriveranno, ma il tavolo per la sicurezza c’è già, ed è il comitato per l’ordine pubblico.
Il problema sono i pochi trasferimenti e le poche risorse per le forze dell’ordine: e mi lascia un po’ basito che questo governo, che aveva fatto della sicurezza il suo primo punto, abbia cominciato a “sciabolare” proprio su questa».
Gli ultimi due concetti sono condivisi anche dal Siulp, che individua nei tagli al comparto sicurezza il vero nocciolo della questione.
«La lotta al crimine è troppo importante e va gestita con professionalità e con idonei strumenti: per tali motivi magistratura e forze dell’ordine devono essere messi in condizioni di operare con adeguate risorse economiche ed umane – spiega Vincenzo Grimaldi, segretario provinciale del Siulp, definendo “sterili” le polemiche di questi su giorni su come garantire la sicurezza e su chi sia “più bravo” a fare operazioni di polizia -. Purtroppo il decreto appena emanato dal Governo,
ponendo dei limiti di spesa annui, rischia di ridurre drasticamente il numero delle volanti su strada e l’impiego di personale per l’ordine pubblico allemanifestazioni sportive. Se gli amministratori locali intendono fare qualcosa per la sicurezza dei cittadini la cosa giusta da fare è sostenere le nostre battaglie, affinché in sede di conversione in legge del decreto sulla manovra correttiva siano soppressi i tagli al comparto».
Quotidiano Il Cittadino – Lodi 23 giugno 2010
Sterili le polemiche tra l’assessore provinciale e i sindaci
Nei giorni scorsi il Governo ha emanato il decreto legge sulla manovra correttiva che, tra l’altro, prevede forti tagli al Comparto Sicurezza che rischiano di pregiudicare in modo irreversibile l’operato delle Forze dell’Ordine nell’azione di contrasto al crimine.
A fronte di ciò appaiono sterili le polemiche di questi giorni tra un Assessore della Provincia ed alcuni Sindaci su come garantire la sicurezza dei cittadini e su chi è più bravo a fare operazioni di “polizia”.
Ci permettiamo di ricordare a tutti che gli organi istituzionali deputati a ciò sono i comitati provinciali di ordine e sicurezza pubblica coordinati da Prefetti e Questori, in cui sono presenti anche i rappresentanti di Comuni e Province.
La lotta al crimine è troppo importante e va gestita con professionalità e con idonei strumenti. Per tali motivi Magistratura e Forze dell’Ordine devono essere messi in condizioni di operare con adeguate risorse economiche ed umane.
Purtroppo il decreto appena emanato dal Governo, ponendo dei limiti di spesa annui, rischia di far ridurre drasticamente il numero delle volanti su strada e l’impiego di personale per l’ordine pubblico alle manifestazioni sportive.
Pertanto se gli amministratori locali intendono fare qualcosa per la sicurezza dei cittadini la cosa giusta da fare è quella di sostenere le nostre battaglie affinché in sede di conversione in legge del decreto sulla manovra correttiva siano soppressi i tagli al Comparto Sicurezza.
Vincenzo Grimaldi
Segretario Provinciale di Lodi