Appunto inerente alla riunione tecnica con Funzione Pubblica del 26 giugno 2025 per apertura negoziazione area dirigenziale
Nel pomeriggio di ieri, 26 giugno 2025, si è tenuta, presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Funzione Pubblica (Ufficio Relazioni Sindacali) presieduta dal Dr. Eugenio GALLOZZI, una riunione tecnica avente ad oggetto la stipula del primo contratto dei Dirigenti della Polizia di Stato e riferentesi, in particolare, al triennio 2018-2020.
In siffatta sede si è ribadito che l’intenzione della parte pubblica, vista anche l’incapienza delle risorse, è quella di andare verso l’erogazione di una “una tantum” con riferimento al triennio di cui sopra e, considerato l’ormai inaccettabile ritardo (ben 7 anni ormai), arrivare, quasi contestualmente, all’apertura delle procedure anche per il triennio 2021-2023, ove peraltro similmente vi è intenzione di erogazione di mera “una tantum”, per poi procedere in tempi rapidissimi all’apertura delle procedure negoziali per il triennio 2024-2026 ove, finalmente, addivenire alla strutturazione normativa ed economica delle prerogative (ex art. 46 del d.lgs. n. 95 del 2017) negoziali della Dirigenza della Polizia di Stato, e delle altre Forze di Polizia ad ordinamento civile e militare, ed in genere di tutto il comparto sicurezza-difesa.
All’uopo, questa O.S. ha manifestato tutte le proprie perplessità con siffatto modo procedurale e, soprattutto, la pregiudiziale considerazione (tranchant su tutte) che senza avere l’esatta contezza delle risorse effettivamente a disposizione (e realmente utilizzate dalla Parte pubblica), non è possibile addivenire ad una valutazione nel merito di quanto rilevato dalla Funzione Pubblica.
Peraltro, alla luce delle molteplici e significative differenti istanze pervenute in questa sede dalle varie Forze dell’ordine, soprattutto militari, e riferentesi financo alla pregiudiziale di rappresentatività, il Dr. Gallozzi ha espresso la possibilità di convocare in tempi brevi prossima riunione tecnica per il triennio 2018-2020 “a tavoli separati”, rilevando che in quella sede sarà possibile rilevare la volontà di procedere in tempi brevissimi all’apertura del successivo triennio 2021-2023, onde poi recepire il consenso, a tal fine, anche della parte politica.
Solo a fine riunione sono state mostrate le cifre a regime per il suddetto 2018-2020, disvelando l’assoluta esiguità delle somme stanziate. Peraltro, resta ancora non comprensibile il calcolo delle somme complessive rispetto al montante dei singoli anni.
Roma, lì 27 giugno 2025