Green Pass e Nuove regole per l’accesso a servizi e attività

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Ultimo aggiornamento 28/01/2022

Firmato il nuovo Dpcm che individua le esigenze essenziali e primarie della persona per soddisfare le quali non è richiesto il possesso del Green Pass, ai sensi del decreto-legge 7 gennaio 2022, n. 1. L’elenco, in sintesi, riguarda i negozi e gli uffici dove si potrà entrare senza green pass base dal 1° febbraio fino al 31 marzo 2022. Il precedente decreto, in vigore dal 7 gennaio scorso, aveva reso obbligatorio almeno un tampone antigenico valido 48 ore oppure molecolare valido 72 ore per entrare nei negozi e negli uffici aperti al pubblico. Ora il Dpcm ne definisce le “eccezioni” legate esclusivamente alla vendita di prodotti essenziali e allo svolgimento di attività urgenti e indifferibili.

La deroga vale per i servizi e le attività che si svolgono, in locali al chiuso, in cinque ambiti: alimentare e prima necessità; sanitario; veterinario; di giustizia; di sicurezza personale. Ecco allora dove sarà consentito l’accesso senza il green pass:

  • Ipermercati, supermercati, discount di alimentari, minimercati e altri esercizi al dettaglio di alimenti e bevande dove però non sarà mai consentito il consumo sul posto.
  • Negozi di commercio al dettaglio di surgelati
  • Negozi di commercio al dettaglio di animali domestici e alimenti per animali
  • Commercio al dettaglio di carburante per autotrazione in esercizi specializzati
  • Commercio al dettaglio di articoli igienico-sanitari
  • Commercio al dettaglio di medicinali in esercizi specializzati, farmacie e parafarmacie
  • Commercio al dettaglio di articoli medicali e ortopedici in esercizi specializzati
  • Commercio al dettaglio di materiale per ottica
  • Commercio al dettaglio di combustibile per uso domestico e per riscaldamento.

È possibile entrare senza green pass base in tutti i negozi che vendono «in prevalenza prodotti alimentari e bevande (ipermercati, supermercati, discount di alimentari, minimercati e altri esercizi non specializzati di alimenti vari)» ma è «escluso il consumo sul posto» a chi non ha la certificazione.

Libero anche l’accesso ai mercati all’aperto, nei negozi per il commercio al dettaglio di prodotti surgelati. In particolare, è stato chiarito che l’accesso libero a tutti questi «esercizi commerciali consente l’acquisto di qualsiasi tipo di merce, anche se non legata al soddisfacimento delle esigenze essenziali e primarie». Inoltre, accesso consentito in farmacie, parafarmacie e altri esercizi specializzati nella vendita di medicinali non soggetti a prescrizione medica» e quelli di «articoli igienico-sanitari», negli esercizi in cui si vendono «articoli medicali e ortopedici in esercizi specializzati» e nei negozi di ottica.

Nessuna restrizione per il «commercio al dettaglio di animali domestici e alimenti per animali domestici in esercizi specializzati» ma anche per i carburanti e per i combustibili per riscaldamento e uso domestico.

I controlli saranno affidati agli stessi esercenti o al personale dei luoghi in cui è richiesto il Pass. Nei centri commerciali che comprendono attività diverse sarà consentito entrare senza Pass solo per accedere a negozi essenziali: dunque si potrà entrare liberamente in un centro commerciale se si è diretti in una farmacia o in una parafarmacia ospitate in quei locali.

Il green pass di base è obbligatorio per entrare nelle filiali e negli uffici delle banche, negli uffici postali e in tutti gli altri aperti al pubblico. Obbligatorio mostrarlo anche per ritirare la pensione (tenendo comunque conto che i pensionati, quindi i cittadini over 50, sono sottoposti all’obbligo vaccinale).
La stessa certificazione servirà per entrare nei tabaccai.

Sarà consentito l’accesso a strutture sanitarie e sociosanitarie e veterinarie «per ogni finalità di prevenzione, diagnosi e cura», anche per gli accompagnatori.

Consentito inoltre l’accesso senza certificazione agli uffici aperti al pubblico delle Forze di polizia «per assicurare lo svolgimento delle attività istituzionali indifferibili e di prevenzione e repressione degli illeciti». Stessa cosa nel caso di uffici giudiziari «per la presentazione indifferibile e urgente di denunce da parte di soggetti vittime di reati o di richieste di interventi giudiziari a tutela di persone minori di età o incapaci, nonché per consentire lo svolgimento di attività di indagine o giurisdizionale per cui è necessaria la presenza della persona convocata».

Il Dpcm spiega che, dal 1° febbraio, il green pass rafforzato ha validità sei mesi. Ciò significa che, passati sei mesi dall’ultima somministrazione di vaccino o dal certificato di guarigione, la certificazione non è più valida e non sarà più riconosciuta dal sistema C-19.

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