Green Pass per le Mense – no a scelte unilaterali

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In una nota inviata al presidente del Consiglio Mario Draghi ed ai ministri di Interno, Difesa, Economia e Giustizia la Segreteria Nazionale del Siulp ha espresso Forti perplessità in merito all’obbligo di accedere alle mense di servizio con il Green pass.

Nella nota, redatta a firma congiunta con altre rappresentanze sindacali del Comparto sicurezza e difesa, si sottolinea come sia notorio che le occasioni di contatto, anche prolungato, non sono riscontrabili soltanto nei locali adibiti a mensa di servizio (nei quali, tra l’altro, mediamente si staziona per 30 minuti circa), ma soprattutto nei luoghi abituali di lavoro (uffici, automezzi, unità navali, aeromobili, etc.), negli alloggi di servizio e, non da ultimo, nei Penitenziari sovraffollati”.

Il Siulp non ha mancato di evidenziare, altresì, la distonia di trattamento rispetto a fattispecie consimili, con riferimento, Segnatamente ai servizi di ristorazione/bar interni a hotels o strutture ricettive per i quali, ancorché limitatamente a chi vi alloggi, è escluso il regime Green pass”.

Peraltro, l’alternativa della consumazione del pasto con modalità take away (sacchetto viveri in pratica) può sostituire, in via del tutto eccezionale il pranzo o la cena, ma non può certamente costituire una modalità abituale per soddisfare il diritto al trattamento vitto”. Da qui l’appello ricolto al Presidente del Consiglio a Draghi “affinché possa ricercare quel contemperamento delle esigenze rappresentate con il fine di salvaguardare, prioritariamente, la salute pubblica, ma anche il diritto e la dignità dei singoli operatori che, come è noto, operano in un regime di specificità di status e d’impiego, non di rado per far fronte ad esigenze imprevedibili e con orari certamente non programmabili”.

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Lettera – Accesso alle mense di servizio delle FF.PP. e FF.AA. – Green Pass.

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