LAMPEDUSA: SIULP, SCONTRI PERCHE’ NON ASCOLTATI POLIZIOTTI
(ANSA) – ROMA, 21 SET – ”Le scene di vera e propria guerriglia che si stanno consumando in queste ore a Lampedusa sono il risultato scontato per non aver ascoltato l’appello dei poliziotti lanciato dal Siulp nei giorni scorsi”. E’ quanto afferma il segretario generale del sindacato, Felice Romano, parlando di una situazione ”gravissima”. ”Ammassare per 18 mesi gli immigrati in questi Centri in numero superiore al doppio di quello per i quali sono stati costruiti – prosegue Romano – non poteva non sfociare in una ribellione degli ospiti che si sono visti togliere persino la dignit… di essere umano. Cos come Š stata tolta agli operatori di polizia, che con loro, vivono ogni giorno queste tragedie e pagano sulla loro pelle l’inefficienza e l’incapacit… del governo”. Un esecutivo che, prosegue Romano, ”continua a fare annunci roboanti e vuoti di strategie ed e’ ormai inesistente per i problemi reali della sicurezza tranne quando si Š trattato di operare tagli devastanti sui capitoli che servono proprio al funzionamento delle Forze di Polizia, per la lotta alla criminalit… e il mantenimento della civile convivenza”.
IMMIGRATI: SIULP, ‘GUERRIGLIA’ COLPA DI GOVERNO IRRESPONSABILE.
(AGI) – Roma, 21 set. – “Le scene di guerriglia che si stanno susseguendo in queste ore a Lampedusa e che rischiano di generare, come anticipato dal sindaco, una vera e propria guerra civile tra cittadini esasperati e ‘disperati’ ospiti nel Centro devastato ha un responsabile certo: il governo, con la sua azione, in questi tre anni, di roboanti annunci e di nessuna concretezza”.
A denunciarlo è Felice Romano, segretario del Siulp, il Sindacato unitario dei lavoratori di polizia. “Lo avevamo anticipato – ricorda Romano – che i Centri erano diventati delle vere e proprie bombe ad orologeria ma il governo non ha voluto ascoltarci; è bastata l’inutile e dannosa anticipazione fatta alla stampa di volerne rimpatriare 100 al giorno per creare l’innesco che ha fatto deflagrare la bomba”. Il governo, “anziché agire dando alle forze di polizia gli strumenti necessari per dare corso ai rimpatri, ha privilegiato l’annuncio trionfalistico che si sta trasformando in un vero e proprio innesco anche per tutti gli altri Centri sul territorio nazionale che, come Lampedusa, sono al collasso e non riescono piu’ a sopportare l’enorme numero di ospiti per il lungo periodo che e’ stato loro imposto sino ai 18 mesi”.
Il governo – attacca Romano – sara’ “responsabile per tutti i feriti che si verificheranno tra le fila delle forze di polizia. E’ inutile e massacrante mantenere oltre 500 poliziotti, ai quali si aggiungono 150 militari, su un’isola come Lampedusa a fronte di 1500 immigrati ai quali, dopo giorni e giorni in una vera e propria ‘gabbia’ con l’illusione di una prospettiva di riscatto delle proprie condizioni, si annuncia, tramite la stampa, che l’unica via di uscita e’ quella del rimpatrio. Un vero e proprio atto di irresponsabilita’ politica e nei confronti dell’ordine e della sicurezza pubblica”.
Immigrati/ Siulp,su emergenza Lampedusa governo irresponsabile – Rischio rivolta si allarghi a altri centri
Roma, 21 set. (TMNews) – “Le scene di guerriglia che si stanno susseguendo in queste ore a Lampedusa e che rischiano di generare, come anticipato dal Sindaco di quella città, una vera e propria guerra civile tra cittadini lampedusani esasperati e i “disperati” ospitati nel Centro devastato ha un responsabile certo: il Governo complice anche, come ha sempre fatto in questi tre anni, la sua azione di roboanti annunci e di nessuna concretezza”. E’ quanto afferma Felice Romano, Segretario Generale del Siulp, sindacato di polizia, che indica il governo come ‘responsabile’ per tutti i feriti che si verificheranno tra le fila delle forze di polizia. I Centri di accoglienza – ha sottolineato ROmano – sono diventati delle vere e proprie bombe ad orologeria “ma il governo non ha voluto ascoltarci”. Anzi, con “l’inutile e dannosa anticipazione fatta alla stampa di volerne rimpatriare 100 al giorno” si “è creato l’innesco che ha fatto deflagrare la bomba di Lampedusa”. “Stesso rischio – continua Romano – per l’irresponsabilità del governo che, anziché agire dando gli strumenti necessari alle forze di polizia per dare corso ai rimpatri, ha privilegiato l’annuncio trionfalistico che si sta trasformando in un vero e proprio innesco anche per tutti gli altri Centri sul territorio nazionale che, come Lampedusa, sono al collasso e non riescono più a sopportare l’enorme numero di ospiti per il lungo periodo che è stato loro imposto sino ai 18 mesi”. “Un vero e proprio atto di irresponsabilità politica e nei confronti dell’Ordine e della Sicurezza Pubblica. Perché questo – conclude Romano- significa buttare un accendino acceso in una polveriera satura e sotto pressione”.