Immigrazione: SIULP all'impegno enorme chiesto ai poliziotti nessuno imponga anche il "loro trattenimento" nei  CIE.

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Ultimo aggiornamento 08/07/2013

L’impegno che si sta scaricando sulle Forze dell’Ordine, ed in particolare sulla Polizia di Stato a causa dello sbarco di clandestini che sfuggono al genocidio dei loro Paesi, è un sforzo straordinario che potrebbe essere senza precedenti e che non può scaricarsi esclusivamente sugli uomini e le donne della Polizia.
Lo afferma Felice Romano – Segretario Generale del SIULP – che, parlando del flusso di immigrati in arrivo negli ultimi giorni in Sicilia e delle misure adottate dal Viminale per far fronte a questa epocale situazione, denuncia che ancora oggi tutto il peso di questa drammatica situazione si sta scaricando solo sulle spalle degli operatori di polizia senza alcuna risorsa aggiuntiva in termini economici, di mezzi e di strutture.
Non può essere – continua il SIULP – la sola Sicilia a sobbarcarsi l’onere di ospitare l’intera marea di clandestini che sta giungendo sulle nostre coste né è pensabile, come qualcuno ha lasciato trapelare, che il Centro che si sta aprendo a Mineo diventi un “campo di concentramento” non solo per gli immigrati, ma anche per gli stessi poliziotti.
Diffidiamo sin da ora – ribadisce il SIULP – chiunque pensi di poter tenere all’interno del Centro gli alloggi che dovrebbero ospitare anche i poliziotti che saranno chiamati a fronteggiare questa emergenza. La situazione è già abbastanza esplosiva di per sé, e l’ennesima rivolta del CIE di Gradisca ne è ulteriore testimonianza.
Per questo sicuramente non serve un ulteriore innesco, quale potrebbe essere il permanere costante dei poliziotti nel Centro stesso, anche quando sono liberi dal servizio, poiché tale presenza costituirebbe una provocazione rispetto gli ospiti che, pur trovando un tetto sulla testa, sicuramente non troveranno le migliori condizioni per il rispetto che i loro diritti umani meritano.
Ci auguriamo, – conclude Romano – che il buonsenso e il rispetto della sicurezza, non solo di chi arriva ma anche di chi deve mantenere e garantire l’ordine e la sicurezza pubblica sia tra le priorità di chi dovrà decidere le idonee soluzioni.

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