Impiego Reparti mobili – lettera al Capo della Polizia

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Si riporta il testo della nota inviata in data 14 febbraio 2013 al Capo della Polizia – Direttore Generale della P.S.:
“Signor Capo della Polizia, il blocco parziale del turn over ha creato una carenza cronica di organico soprattutto nelle Questure, determinando in molte di esse uno stato di sofferenza rispetto all’espletamento dei servizi Istituzionali e soprattutto quelli necessari a garantire l’Ordine e la Sicurezza Pubblica.
A fronte di tale situazione, che come già detto interessa numerosi Uffici Territoriali ai quali sono venute meno le sostituzioni del personale che nel corso degli ultimi anni è andato in quiescenza, ci risulta che l’impiego operativo dei colleghi in servizio presso i Reparti Mobili è di circa un terzo della forza organica complessiva poiché il restante personale è impiegato per il funzionamento degli uffici e tenuto a disposizione con servizi di pronto impiego.
Riteniamo che in un’ottica di razionalizzazione delle risorse umane disponibili sia paradossale che in alcune realtà territoriali, sedi di Reparti Mobili, ove vi è una maggiore esigenza nei servizi di Ordine e Sicurezza Pubblica, si debba far fronte con il personale della Questura o dei Commissariati e magari avere contestualmente un’aliquota elevata di personale del Reparto in pronto impiego.
Solo a titolo esemplificativo Le segnaliamo alcune sedi quali Torino, Napoli e Palermo, ove insistono i Reparti Mobili e nonostante ciò il loro utilizzo è, a nostro avviso, sottodimensionato, in particolare Le segnalo la situazione del Reparto Mobile di Torino che per le esigenze della Val di Susa viene impiegato solo ed esclusivamente nei periodi festivi mentre per il resto dell’anno numerosi contingenti effettuano turni di pronto impiego in caserma nelle fasce orarie della mattina, pomeriggio e sera.
A ciò si aggiunga che l’impiego del personale del Reparto Mobile nei servizi di ordine pubblico garantisce una maggiore efficienza, poiché trattasi di personale specializzato nel settore.
Premesse queste brevi considerazioni sulla problematica de quo, Le chiedo di valutare l’opportunità di aumentare l’aliquota operativa di impiego del personale dei Reparti Mobili attraverso la contestuale diminuzione di quella destinata ad “estenuanti, logoranti e improduttivi” servizi di pronto impiego che sono effettuati all’interno delle nostre caserme, con il duplice risvolto positivo di valorizzare al meglio i colleghi dei Reparti interessati e nel contempo recuperare il personale delle Questure che attualmente viene impegnato nei servizi di ordine pubblico e restituirli alle loro precipue attività lavorative.
In tempi di spending review, una scelta organizzativa in tale direzione sicuramente rappresenterebbe una vera e propria “boccata d’ossigeno” per le numerose questure in sofferenza, oltre che un risparmio economico atteso che spesso, in questa logica e come avviene per Torino, vengono aggregati colleghi di altri Reparti Mobili in sedi dove già insiste altro Reparto.
Certo della Sua sensibilità rispetto a quanto prospettato, resto in attesa di un cortese cenno di riscontro, cordiali saluti”.

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