Incontro con il Ministro dell’Interno Luciana LAMORGESE

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    Nella mattinata odierna, il Segretario Generale del SIULP, Felice Romano, assieme al responsabile dell’area Funzionari e Dirigenti, Domenico Scali, hanno partecipato all’incontro tra il Ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, e le Organizzazioni Sindacali maggiormente rappresentative.
    Ad apertura della riunione, che ha riguardato temi importanti e di strettissima attualità per il personale,
    il Ministro, rispondendo alle perseveranze del SIULP, ha annunciato l’apertura del tavolo contrattuale per il personale della Polizia di Stato e per la Dirigenza, che seguirà immediatamente la preliminare riunione tra le Amministrazioni interessate, fissata per il prossimo 7 ottobre.
    Rispetto i concorsi banditi e da bandire, il SIULP ha chiesto, anche per rispondere alle esigenze di carenza di organico, di attuare lo scorrimento delle graduatorie di tutti i concorsi in atto e di quelli per i quali sono rimaste graduatorie di colleghi idonei, non dichiarati vincitori (funzionari ex ruolo esaurimento, ispettori, ordinari e tecnici). Abbiamo rivendicato, in questo senso, l’opportunità di attingere posizioni utili dai posti riservati ai concorsi esterni per devolverli agli interni. Posti che potranno essere agevolmente restituiti alle fasi concorsuali pubbliche attraverso i vari pensionamenti che la Polizia di Stato subirà nei prossimi anni (circa 40.000 entro il 2030).
    La proposta sembra essere l’unica praticabile, poiché, complici le prescrizioni che l’emergenza Covid-19 ha imposto, impone e imporrà nel prossimo futuro, nella migliore delle ipotesi si delineerebbe una situazione per la quale un eventuale concorso pubblico non si concluderebbe prima
    di 3 o 4 anni dal bando.
    Anche in considerazione di questo ultimo aspetto, il SIULP è tornato a chiedere un intervento normativo che consenta, nelle more che si superi l’attuale emergenza degli organici, la possibilità, su base volontaria di poter rimanere in servizio per ulteriori due anni. Ciò sia per garantire che le uscite dal servizio siano diluite nel tempo, sia per consentire il trasferimento delle competenze maturate con l’esperienza, dagli anziani alle giovani leve. Non solo, il provvedimento sarebbe auspicabile anche
    per aumentare il montante contributivo previdenziale per coloro che, essendo entrati servizio in età avanzata, al raggiungimento del limite dell’età Ordinamentale, non hanno potuto maturare una pensione adeguata.
    È stato anche chiesto un intervento normativo per le tutele del personale sotto il profilo sanitario, legale e previdenziale (in particolare per quanto attiene alla sperequazione con i colleghi militari rispetto la maturazione del 44% della base pensionabile e 6 scatti).

    Più strettamente in ambito operativo, è stato sollecitato un intervento che introduca strumenti di garanzia e di legittimità del nostro operato (body cam, taser ecc.), ma anche la previsione di reati specifici che sanciscano la detenzione certa e immediata per chi aggredisce il personale in uniforme.
    Il SIULP ha anche sollecitato la corretta applicazione dell’articolo 35 del DPR 164/2002 riguardante le aggregazioni associative sindacali, per valorizzare la rappresentanza dei poliziotti italiani e moralizzare un sistema che oltre a registrare una parcellizzazione, vede sempre più una degenerazione che va assolutamente arrestata e corretta.
    Riguardo il tema immigrazione, la cui gestione è stata resa ancor più complicata dalla pandemia in atto, il SIULP ha chiesto di investire adeguate quote dei fondi europei utilizzabili per la sicurezza per costruire nuovi centri di accoglienza che prevedano strutture dedicate ai migranti positivi al Covid19 da chi è immune dal contagio, nonché fondi per remunerare le indennità del personale impiegato per la gestione del fenomeno, come avvenuto in passato.
    Il Ministro Lamorgese, dopo aver ringraziato i Poliziotti per il pregevole lavoro effettuato durante la pandemia che ha riscosso riconoscimento dagli italiani e dalle stesse Istituzioni, ha sottolineato che sta operando per recuperare quante più risorse possibili dai fondi europei per la gestione del fenomeno immigrazione.
    Ha ribadito la volontà del governo di voler aprire il tavolo contrattuale entro la metà di ottobre, appena dopo la riunione tra le Amministrazioni convocata per il 7 ottobre p.v., confermando che delle somme destinate al rinnovo, consistenti in circa 900 milioni di euro per l’intero comparto, 600 milioni saranno destinati al rinnovo del contratto delle sole Forze di Polizia.

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