Di seguito riportiamo la comunicazione inviata al Direttore dell’Ufficio per le Relazioni Sindacali con la quale viene comunicato, quale forma di protesta, il rifiuto all’incontro programmato per domani 3 agosto.
Egregio Direttore,
in riferimento alla Sua cortese nota del 1° agosto u.s., relativa all’oggetto, con la presente siamo a comunicarLe che le scriventi Organizzazioni non parteciperanno al suddetto incontro quale prima forma di protesta rispetto alla grave situazione che vede i poliziotti quotidianamente oggetto di falcidia dei loro diritti fondamentali.
Le lunghe ed estenuanti riunioni, alle quali le scriventi OO.SS. hanno sempre partecipato con spirito costruttivo e fornendo contributi preziosi, anche in termini di mediazione, per la risoluzione delle varie problematiche in uno scenario politico ed economico totalmente avverso alla nostra categoria, sembrano essere state completamente dimenticate insieme alle promesse solenni pronunciate dal Ministro in primis e dagli stessi responsabili del Dipartimento della P.S..
Proprio questa mattina, infatti, mentre le scriventi OO.SS. protestavano preannunciando iniziative pubbliche contro l’ennesimo tradimento del Governo, relativo alla mancata firma del DPCM su base annuale, abbiamo dovuto prendere atto, ancora una volta, dell’assoluta latitanza del Dipartimento nel difendere gli uomini e le donne della Polizia di Stato che quotidianamente, tra mille difficoltà e spesso anticipando di tasca propria le risorse necessarie ad attuare importanti e delicati servizi di Polizia Giudiziaria, si sacrificano con abnegazione per mantenere alto il prestigio dell’Istituzione.
L’unica preoccupazione che cogliamo negli atteggiamenti e negli atti concreti del Dipartimento, come nella Sua cortese nota, sono una maniacale azione a voler propinare al Sindacato tavoli di confronto su questioni che pure essendo importanti, ma estremamente complesse, languono da svariati anni e che oggi, invece, sembra debbano essere assolutamente affrontate per consentire al Dipartimento della P.S. di poter continuare a funzionare.
Pur con il dovuto rispetto dei reciproci ruoli, riteniamo questa prassi una malcelata operazione di “depistaggio” da parte dei vertici dell’Amministrazione che, essendo completamente latitanti sulla difesa dei diritti degli uomini e delle donne della Polizia di Stato, si preoccupano di sviare l’attenzione del Sindacato dalle questioni più urgenti ed immediate che stanno offuscando persino la dignità dei lavoratori di Polizia.
Non potendo condividere quindi quest’atteggiamento deleterio e fuorviante per le premesse anzidette, siamo a comunicarLe che sino a quando non registreremo un’inversione di tendenza con un impegno concreto a difesa di tutti i poliziotti e della stessa Istituzione, per le scriventi OO.SS. non sussistono più le condizioni per un sereno e costruttivo confronto.
Ecco perché, in piena coerenza con quanto sinora esposto Le comunichiamo formalmente che non saremo presenti alla riunione di domani pomeriggio e che, nel pieno rispetto della normativa vigente, richiamiamo l’attenzione Sua e del Suo ufficio alle norme che sanciscono la rappresentatività e le procedure alle quali ad essa si devono attenere.