Riportiamo il testo della lettera inviata al ministro D’Alia dal cartello sindacale del Comparto sicurezza.
Signor Ministro,
facciamo seguito alla nota del 20 settembre u.s. concernente la necessità di avere un nuovo confronto presso il Suo Dicastero per affrontare le emergenti problematiche del Comparto sicurezza, anche alla luce del Suo autorevole intervento che ha portato la questione all’attenzione della riunione di Gabinetto dei Ministri tenutasi presso la Presidenza del Consiglio.
La reiterazione della richiesta viene inoltrata oggi, dopo che abbiamo appreso con soddisfazione della rinnovata fiducia del Parlamento al Governo, in quanto l’azione dell’esecutivo può proseguire nell’interesse dell’Italia, dei Cittadini ma anche delle donne e degli uomini in uniforme che, quotidianamente si sacrificano in ogni angolo del Paese per garantire l’ordine e la sicurezza pubblica oltre che la lotta alla criminalità.
Ed è proprio in questa ottica, ovvero che la sicurezza rappresentando una delle condizioni imprescindibili anche per il rilancio economico e la ripresa dello sviluppo, che siamo a rinnovarLe l’urgente necessità del tavolo di confronto, con la partecipazione anche dei Ministri interessati, per comprendere quali sono le iniziative e le risposte concrete che il Governo intende adottare per risolvere le problematiche evidenziate che, come ben ricorderà incidono pesantemente e negativamente sulla funzionalità della sicurezza del sistema Paese e, quindi, anche sulla ripresa economica.
Per onestà di intenti e in considerazione della Sua funzione e quella dell’intero esecutivo, ma anche di quella dei nostri rappresentati, siamo a sottolineare altresì che la mancata convocazione del tavolo, pur comprendendo le innumerevoli priorità che si devono affrontare – tra le quali riteniamo debba essere ricompresa anche quella della sicurezza – non potrà che essere interpretata come una volontà a non voler risolvere le urgenti e pressanti problematiche evidenziate (riorganizzazione e riqualificazione del Comparto sicurezza, la questione del tetto salariale, la previdenza complementare e il riordino del modello e delle carriere).
Nell’attesa di un cortese riscontro, propedeutico per avviare una nuova stagione nelle relazioni sindacali, Le porgiamo cordiali saluti.