La nuova anagrafe dei dipendenti pubblici e il fascicolo digitale

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Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto interministeriale del 1° febbraio 2023, prende forma la nuova Anagrafe dei dipendenti pubblici, uno strumento basato sul censimento digitale di tutti gli appartenenti alla Pubblica amministrazione e destinato a confluire nel fascicolo digitale del dipendente.

L’Anagrafe dei dipendenti pubblici rientra nella missione di “Digitalizzazione, innovazione e sicurezza nella PA” del PNRR, con lo scopo di dare ulteriore impulso al processo di digitalizzazione della PA e prende il via con una prima fase di sperimentazione di almeno sei mesi.

Le finalità del fascicolo digitale del dipendente è quella di favorire il coordinamento e la verifica delle attività di organizzazione delle PA, anche per rendere più efficace l’analisi dei fabbisogni di personale e di programmazione delle assunzioni.

A regime, il fascicolo elettronico del dipendente sarà integrato con le informazioni acquisite sul Portale inPA e conterrà le informazioni sul percorso professionale di ogni lavoratore pubblico, dalla formazione alla mobilità.

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L’Anagrafe digitale sarà costruita a partire dai dati già disponibili con il sistema NoiPA, mentre per il personale restante le informazioni saranno fornite periodicamente dall’INPS al MEF. Nel pieno rispetto della privacy e della normativa vigente in materia di protezione dei dati personali queste informazioni riguarderanno:

  • dati anagrafici (codice fiscale; indirizzo e-mail aziendale; numero di telefono della postazione in ufficio; cittadinanza; stato civile; residenza; titolo di studio; eventuale iscrizione ad Albo professionale);
  • stato giuridico e trattamento economico, relativi al personale dipendente a tempo indeterminato e a tempo determinato;
  • data di nomina nell’incarico in essere;
  • amministrazione di appartenenza;
  • qualifica;
  • unità organizzativa;
  • sede di lavoro;
  • modalità di assunzione (concorso, mobilità obbligatoria o volontaria);
  • tipo di impiego (tempo pieno o part-time e se, nel caso, determinato);
  • eventuali incarichi conferiti;
  • anzianità di servizio;
  • eventuale data di cessazione del rapporto e l’eventuale percentuale di invalidità o assistenza a familiari.
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