La vera storia del FESI e i capponi di Renzo

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    In questi giorni, dopo che il SIULP venerdì scorso ha dato notizia che il 19 giugno sarebbe stato emesso il cedolino anche per il pagamento del FESI (e non che le somme sarebbero state esigibili il 19 c.m. come incautamente e/o strumentalemente interpretato da qualche organo di informazione o  da altre OO.SS.), abbiamo assistito ad un balletto isterico da parte dei soliti noti (molto avvezzi alle fughe di notizie da parte dell’Amministrazione – perché sinora unici beneficiari su primizie attinenti a partenze di corsi di formazione, di uscite di date dei concorsi, della formazione delle commissioni concorsuali – ovvero nel criticare l’insufficienza dei fondi per il contratto, per il FESI e per il riordino – ferma restando la loro incoerenza atteso che sono sempre i primi ad avvalersi di tutti questi benefici) che hanno saputo solo offendere chi si era prodigato per anticipare il pagamento delle somme spettanti per gli istituti del FESI.

    Occorre una precisazione: come tutti ricordiamo il pagamento del FESI sarebbe dovuto avvenire con la mensilità di luglio. Questa scadenza è stata comunicata ufficialmente dall’Amministrazione a tutte le OO.SS. all’atto della firma dell’accordo. Molti ricordano che il SIULP si era detto contrario a questo allungamento dei tempi, richiedendo ogni sforzo al Capo della Polizia per cercare di pagare prima dette somme, anche per consentire ai Colleghi di poter usufruire di questi soldi par godersi le meritate vacanze.

    Nel nostro comunicato di venerdì abbiamo notiziato tutti i Colleghi che il 19 u.s., grazie alla sensibilità del Capo della Polizia e dei Colleghi del Servizio TEP, sarebbe stato emesso in via straordinaria il cedolino per il pagamento del FESI.

    Di seguito vi alleghiamo una schermata di Noipa dalla quale si evince in modo palese che il cedolino del FESI è stato emesso il 19 giugno mentre l’esigibilità delle somme (ovvero i soldi in tasca ad ogni beneficiario) sarebbe stata dal 27 giugno p.v.; si badi bene che abbiamo detto dal 27 e non il 27, poiché tale termine dipende da banca a banca rispetto alla capacità di dialogo con il sistema Noipa per l’accredito sul conto corrente del singolo beneficiario (questo significa che qualcuno potrebbe avere esigibilità anche il 28 o il 29 giugno p.v.).

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    Dalla schermata di Noipa si evince che il cedolino del FESI è stato emesso, esattamente come da noi anticipato il 19 giugno scorso e che l’esigibilità delle somme (alla quale il precedente comunicato del SIULP non ha mai fatto riferimento) sarà il 27 p.v. con i distinguo sopra menzionati per effetto dei vari circuiti bancari.

    Orbene, rispetto alla data prevista e comunicata dall’Amministrazione, ovvero entro il mese di luglio 2018, oggi il FESI sarà nelle tasche dei Colleghi a partire dal 27 giugno p.v. grazie al cedolino emesso il 19 scorso.

    A conferma di quanto appena detto, lo stesso Dipartimento, dopo la nostra comunicazione, con una nota odierna, cambiando la precedente scadenza indicata in sede di firma del FESI, ha comunicato che il pagamento avverrà entro il mese di giugno e non più entro il mese di luglio c.a..

    Fatta chiarezza su chi ha affermato cosa e sulle prove inconfutabili dell’attendibilità di quanto affermato dal SIULP, atteso lo starnazzare fatto da alcuni soggettini (che si sono persino avventurati nella produzione di video che schernivano la nostra comunicazione o in lunghi e disgustosi messaggi inoltrati via social nei quali definivano il SIULP “sciacallo” dell’informazione) che ci ha fatto tornare alla mente il  beccarsi degli stolti capponi di Renzo di manzoniana memoria che, mentre stavano per finire nella pentola del noto avvocato Azzeccagarbugli, non trovano nulla di meglio da fare che beccarsi l’un con l’altro incuranti del triste ed inevitabile destino che li attendeva.

    Richiamiamo questa parte del noto capolavoro del Manzoni poiché, attesa l’emissione certa del cedolino del FESI in data 19 giugno scorso e considerate le pressioni che sono state fatta da questi soggettini al Dipartimento della P.S. per non  pagare il 19 al solo fine di  smentire quanto anticipato dal SIULP, pena una loro manifestazione, non riconoscendoci, come i soggettini, nei capponi di Renzo,  anticipiamo che accerteremo se i giorni che intercorrono tra l’emissione del cedolino e l’esigibilità delle somme sono veramente ascrivibili ai tempi tecnici occorrenti, ovvero se non è  il risultato della sensibilità politica  dimostrata dall’Amministrazione nei confronti di questi soggettini.

    Lo affermiamo poiché in quest’ultimo caso, essendo gli unici  penalizzati tutti i Colleghi che riceveranno i soldi 8 giorni dopo l’emissione del cedolino, non esiteremo a denunciare nelle opportune sedi l’indebito arricchimento fatto dall’Amministrazione ai danni dei Colleghi e le eventuali responsabilità che ne dovessero discendere, non escludendo anche una manifestazione sotto il Viminale per condannare tali comportamenti.

    Un’ultima cosa va detta. Prendiamo atto che le sole energie profuse da questi soggettini sono state indirizzate esclusivamente a cercare di smentire che i Colleghi potessero avere prima i soldi.

    Ad ognuno la giusta considerazione.

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