Legge di Bilancio 2024: le novità su Fisco, Lavoro e Famiglie

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La Legge di Bilancio 2024 è stata approvata definitivamente dal parlamento.

In campo ci sono circa 28 miliardi, 10 dei quali vengono investiti per confermare il taglio del cuneo fiscale e contributivo per le retribuzioni fino a 35.000 euro, punto chiave del pacchetto di misure previste.

Dal Fisco al Lavoro e alle famiglie la Legge di Bilancio 2024 definisce il panorama di regole e agevolazioni previste per il prossimo anno. Ne riportiamo di seguito, in forma sintetica, i principali contenuti:

Fisco:

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–  conferma del taglio del cuneo fiscale e contributivo, a cui si associa fuori dalla Legge di Bilancio l’IRPEF a tre aliquote;

–  detassazione premi di produttività con aliquota al 5 per cento;

–  esenzione tassazione fringe benefit fino a 1.000 euro e fino a 2.000 per dipendenti con figli e figlie;

–  aumento della cedolare secca sugli affitti brevi o turistici dal 21 al 26 per cento, ma solo in caso di più appartamenti (possibile scegliere l’immobile su cui si applica l’aliquota più bassa);

–  aumento dell’IVA dal 5 al 10 per cento per i prodotti per l’infanzia e gli assorbenti, al 22 per cento per seggiolini;

–  aumento della tassazione su sigarette e tabacco;

–  tassazione delle plusvalenze per chi vende casa entro 10 anni dalla fine dei lavori realizzati con il Superbonus (fa eccezione l’abitazione principale);

–  potenziamento dei controlli e degli scambi di dati per fini di riscossione;

–  novità sulla tassazione degli immobili esteri e dei prodotti finanziari detenuti all’estero: aumento di IVIE e IVAFE;

–  proroga della plastic tax e della sugar tax al 1° luglio 2024;

–  chiarimenti sull’applicazione dell’esenzione IMU agli immobili con finalità sociali e introduzione di una terza rata di conguaglio con scadenza 29 febbraio per i Comuni in ritardo con la presentazione delle delibere;

–  rifinanziamento Nuova Sabatini (Agevolazioni Credito Investimenti Imprese) con 100 milioni di euro;

–  ulteriore dotazione del Fondo per la crescita sostenibile di 110 milioni per l’anno 2024 e di 220 milioni per l’anno 2025;

–  190 milioni nel 2024 e 210 milioni nel 2025 per i contratti di sviluppo;

–  ridefinizione del tax credit cinema, con possibilità di riduzione dell’aliquota del 40 per cento.

Lavoro e famiglie:

–  conferma fino al 31 dicembre 2024 della garanzia massima dell’80 per cento per la richiesta dei mutui prima casa da parte di giovani fino a 36 anni ed altre categorie tutelate in cui vengono incluse anche le famiglie numerose che hanno accesso a una percentuale più alta;

–  conferma della carta “dedicata a te” e del bonus bollette per il primo trimestre 2024;

–  bonus animali domestici per i cittadini e le cittadine over 65 con ISEE fino a 16.215 euro;

–  borse di studio per l’Erasmus italiano pari a 1.000 euro circa;

–  riduzione canone Rai in bolletta solo per il 2024;

–  eliminazione dei titoli di Stato dall’ISEE con lievi aumenti sull’assegno unico per le famiglie con redditi più alti;

–  decontribuzione totale per le donne con almeno due figli o figlie;

–  conferma del congedo parentale all’80 per cento, e aggiunta di un ulteriore mese indennizzato in maniera più favorevole (80 per cento nel 2024 e 60 per cento dal 2025);

–  incremento del fondo per il bonus asilo nido: l’importo massimo, in presenza di specifiche condizioni, passa a 3.600 euro;

–  misure di contrasto alla violenza di genere con nuovi stanziamenti per il reddito di libertà destinato alle donne vittime di violenza e specifici bonus assunzione;

–  rinnovo contratti Pubblica Amministrazione;

–  conferma a regime dell’ISCRO, l’indennità straordinaria per gli autonomi;

–  trattamento integrativo per notturni e festivi per il settore del turismo dal 1° gennaio al 30 giugno 2024;

–  nuove modalità di controllo contro l’evasione nel settore domestico.

Pensioni:

–  resta invariata la normativa pensionistica relativa al comparto sicurezza;

–  nuove modalità di accesso alla pensione anticipata (regime ordinario): quota 103 con penalizzazioni e conferma con modifiche di Ape Sociale (da 63 anni a 63 anni e 5 mesi) e Opzione donna (si passa da 60 a 61 anni);

–  nuovi requisiti per la pensione di vecchiaia (regime ordinario) con sistema contributivo con 67 anni d’età e 20 di contributi e importo almeno pari all’assegno sociale, novità sugli importi anche per la pensione anticipata;

–  riscatto di periodi non coperti da contribuzione, fino a 5 anni, per soggetti privi di anzianità contributiva al 31 dicembre 1995;

– conferma delle perequazioni delle pensioni per il 2024, con ulteriore riduzione dell’indicizzazione

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