Lettera – Servizi di sicurezza e soccorso in montagna a cura della Polizia di Stato

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Ultimo aggiornamento 05/03/2022

Servizi di sicurezza e soccorso in montagna a cura della Polizia di Stato. Revisione del “Regolamento per l’attività dei servizi di sicurezza e soccorso in montagna”

Riportiamo il testo della lettera inviata in data 22 febbraio u.s. dal Segretario Generale, Felice Romano, al Dipartimento della P.S.:

“In riscontro alla nota n. 555/V-RS/Area 1^, datata 16 febbraio u.s. riguardante l’oggetto, si partecipa quanto segue:

il 16 settembre 2021, con nota n. Prot. 6.16/658/FL/2021, questa Segreteria Nazionale ha proposto delle osservazioni in merito all’allora emanando Decreto del Capo della Polizia, Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, concernete il “Regolamento per l’attività dei servizi di sicurezza e soccorso in montagna effettuata dagli operatori della Polizia di Stato in possesso della specifica abilitazione”.
Con la predetta nota, che per pronto riferimento si allega alla presente, è stato stigmatizzato lo schema di riferimento adottato unilateralmente dall’Amministrazione per individuare l’aliquota massima di operatori impiegabili in rapporto agli organici degli uffici o reparti di appartenenza, poiché, non di rado, detto sistema è stato oggetto di perplessità che hanno riguardato l’equa rotazione dei colleghi, rispetto talune scelte che nel tempo si sono rivelate quanto meno “sospette”.

Si ritiene, dunque, che l’attuale procedura adottata per individuare il numero di colleghi impiegabili nel soccorso e sicurezza in montagna, rispetto l’organico dell’ufficio di appartenenza, merita di essere rivista e adeguata.

Siamo dunque convinti, che eventuali pareri negativi alle domande presentate dai colleghi debbano essere sempre e comunque motivati e circostanziati e che l’Amministrazione sia tenuta a comunicare preventivamente all’interessato le ragioni ostative all’eventuale accoglimento della domanda di partecipazione alla selezione annuale per il soccorso piste.

Tuttavia, quanto appena ribadito, deve oggi essere necessariamente ampliato da un ragionamento che guarda anche ad altre prospettive, il quale, pur se non strettamente attinente all’individuazione del personale da impiegare sulle piste, riguarda comunque la tutela personale e giuridica dei colleghi nell’ambito del servizio di cui si discute.

Il riferimento è diretto alle innovazioni recentemente introdotte dal Decreto Legislativo 28 febbraio 2021, n. 40, che ha introdotto nuove misure in materia di sicurezza nelle discipline sportive invernali e ha delineato nuove e specifiche responsabilità, anche per la Polizia di Stato.

Nell’articolato del nuovo atto normativo, che disciplina la gestione delle aree sciabili e il comportamento degli utenti, sono infatti inserite importanti specificazioni per ciò che concerne il servizio svolto dagli organi deputati a garantire la sicurezza nell’ambito delle aree sciabili italiane.
In estrema sintesi, e per quanto più ci riguarda, è previsto che rientri tra le funzioni della Polizia di Stato e alcune altre Forze di polizia, il controllo dell’osservanza delle disposizioni introdotte dalla richiamata norma e l’irrogazione delle relative sanzioni nei confronti dei soggetti inadempienti.

È stabilito che gli organi accertatori possano sottoporre gli sciatori ad accertamenti qualitativi non invasivi, anche attraverso apparecchi portatili, laddove si sospetti uno stato di ebbrezza conseguente all’assunzione di bevande alcoliche e/o stupefacenti.

Una particolare menzione merita la pratica dello sci fuori pista, scialpinismo e attività escursionistiche. Vero è che la norma esclude la responsabilità dei gestori nei confronti di coloro che praticano queste discipline; ciò non toglie, però, che in capo alle Forze di polizia resti l’obbligo giuridico di intervenire comunque in caso di necessità.

Dacché il regolamento per l’attività dei servizi di sicurezza e soccorso in montagna, nella versione attuale contempla sia le caratteristiche generali del servizio sia l’aggiornamento e l’addestramento per l’impiego dei colleghi, riteniamo di dover allargare il discorso verso prospettive che esulano dalle sole valutazioni che, in senso stretto, attengono alla selezione del personale.

Le determinazioni che nel prossimo futuro riguarderanno la presenza degli addetti alla sicurezza della Polizia di Stato nelle aree sciabili (e non), in virtù delle incombenze introdotte dal D.lgs. n.40/2021, rappresenteranno l’elemento imprescindibile per la tutela e la sicurezza di milioni di utenti che affollano le piste da sci del Paese e, allo stesso tempo, la tutela e la sicurezza dei colleghi che operano in questi scenari particolarmente impegnativi, e che tanto lustro rendono all’immagine della nostra Istituzione.

È imprescindibile, a nostro avviso, garantire il benessere e soprattutto la sicurezza del personale, contemperando la funzionalità del servizio e la premura di bilanciare le esperienze professionali e le qualifiche di Ufficiali di Polizia Giudiziaria possedute dai dipendenti che compongono i vari team.
Per questo, pur discostandoci un attimo dal senso stretto del regolamento per l’attività del servizio, deve aggiungersi quanto già rappresentato dal SIULP in merito alla selezione di colleghi da avviare al corso di formazione propedeutico a svolgere servizio di sicurezza e soccorso in montagna.

La difficoltà nel superare le scrupolose prove tecniche sugli sci, essenziali per abilitare i colleghi alla successiva formazione professionale, assieme alla crescente difficoltà a comporre le pattuglie che operano nei comprensori sciistici, ci pone di fronte ad uno scenario che lascia presupporre un declino di esperienze e numerico di queste importanti e professionali figure che tanto lustro hanno dato e continuano a dare nell’ambito del soccorso e della sicurezza in montagna.

Le determinazioni che saranno adottate rispetto l’argomento, daranno il senso dell’effettivo interesse che l’Amministrazione intenderà attribuire nel prossimo futuro alla presenza della Polizia di Stato sulle piste innevate, per un servizio che, grazie alla professionalità dimostrata in questi particolari scenari, cattura attenzione e alto gradimento di cittadini e operatori turistici.

La questione, che a parere di questa Organizzazione Sindacale assume motivo di assoluto rilievo, soprattutto in vista delle prossime Olimpiadi invernali che si terranno sulle nevi italiane, meriterebbe di essere ulteriormente approfondito, anche sotto l’aspetto della logistica, delle dotazioni individuali e dell’equipaggiamento, in uno specifico incontro.

In attesa, si inviano distinti saluti.”

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