L’ultima trovata del Dipartimento: test obbligatori per alcol e droga. Al peggio non c’è proprio mai fine!

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Dopo i tagli alle risorse, la mortificazione delle carriere, il blocco contrattuale e la penalizzazione sulla buonuscita, ora l’Amministrazione vorrebbe compensare i suoi poliziotti, sostenendo di agire da madre ma comportandosi di fatto da matrigna, obbligandoli a fare i test contro la droga e l’alcol (le altre Forze di Polizia non ne vogliono proprio sapere e si limitano solo alle mansioni a rischio !!!).

 

SIULP, SAP, UGL e CONSAP hanno rispedito al mittente questa proposta definendola vergognosa ed oltraggiosa dello spirito di abnegazione, sacrificio e della responsabilità dei poliziotti che hanno reso, e continuano a rendere,malgrado l’accanimento ossessivo del Governo ad effettuare tagli e penalizzazioni alle loro retribuzioni e alle loro carriere, grande l’Istituzione della Polizia di Stato che ancora oggi, grazie proprio a questo sacrificio dei suoi uomini e delle sue donne, è considerata dai cittadini la migliore Istituzione a cui tributano il loro gradimento.

 

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Se non fosse stato per la solennità del luogo e per la serietà professionale delle persone che costituivano la delegazione dell’Amministrazione che ieri pomeriggio si è incontrata con le Organizzazioni Sindacali, sarebbe stato facile pensare di trovarsi in una ripresa di “Candid camera” o peggio ancora di “Scherzi a parte”.

 

In trent’anni di storia della Polizia di Stato, che proprio quest’anno si festeggia la ricorrenza, una così oltraggiosa proposta da parte del Dipartimento veramente non l’avevamo mai registrata.

 

Di fronte ai gravissimi problemi che attanagliano gli uomini e le donne della Polizia di Stato, quali ad esempio la mancanza di uniformi, la mancanza di armamento per effettuare regolarmente le esercitazioni di tiro, la mancanza di giubbotti antiproiettili per tutelarli nei delicati servizi che svolgono e che hanno visto, purtroppo, già pagare un alto tributo di sangue proprio per l’assenza di questi giubbotti, ovvero di intervenire per i colleghi dell’Aquila al fine di consentirgli un idoneo luogo di lavoro e non gli attuali containers che qualcuno si ostina a definire luogo ordinario di lavoro perché a lavorarci non ci va lui ma ci sono i poliziotti, anziché intervenire su tutto questo a tutela della salute e della dignità dei colleghi, il Dipartimento ha ritenuto volerli premiare, e per questo chiedeva l’avallo del sindacato, sottoponendoli obbligatoriamente a dei test finalizzati a scoprire se essi fanno uso di droga o alcol.

 

Il tutto, questa è la cosa più devastante e drammatica, senza avere nessun dato statistico rilevante rispetto all’intera compagine della Polizia di Stato che potesse giustificare una simile iniziativa.

 

Una vera e propria santa inquisizione; né più né meno.

 

Il tutto partendo dall’obbligo che l’accordo Stato-Regioni ha imposto con controlli di questo tipo, solo ed esclusivamente per quelle mansioni definite a rischio perché hanno la responsabilità, nell’esercizio della loro attività, di numerose persone la cui sicurezza dipende dal modo in cui questi operatori svolgono il proprio lavoro (es.: piloti, elicotteristi, autisti di pullman…), e che il Dipartimento invece intende applicare su tutto il personale che, vogliamo ricordarlo, all’atto dell’immissione in ruolo è già sottoposto a questi tipi di accertamenti.

 

SIULP, SAP, UGL e CONSAP, nel riconfermare, essendo professionisti della sicurezza e appartenenti alla Polizia di Stato, il proprio rispetto per i precetti che ogni norma di legge impone, e pertanto anche per i controlli sulle mansioni considerate a rischio così come individuate dal succitato protocollo, si sono detti altresì indignati dell’iniziativa rispedendola al mittente e dichiarandosi assolutamente contrari ad avallare qualsiasi altra iniziativa che possa ricadere nell’alveo di sante inquisizioni di storica memoria preannunciando, contestualmente e in modo fermo, ogni iniziativa utile, anche pubblica, per denunciare il clima di “caccia alle streghe”, di totale chiusura alle relazioni sindacali in termini corretti e di totale scollamento con i poliziotti che il Dipartimento della P.S. sta assumendo da alcuni mesi a questa parte.

 

Cari colleghi, saremo sempre al vostro fianco per difendere sì il diritto alla legalità e al rispetto delle norme, ma anche della vostra dignità di poliziotti e di cittadini in quanto anche questi diritti, che ci siamo conquistati con strenue e proficue battaglie, sono anch’essi tutelati da norme.

 

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