MANOVRA: SINDACATI COMPARTO SICUREZZA, PRONTI A MANIFESTAZIONE NAZIONALE. Agenzia ADNKronos

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Roma, 7 set. (Adnkronos) – I sindacati delle forze dell’ordine e dei Vigili del Fuoco criticano la manovra, chiedono ‘le dimissioni dei ministri Maroni, La Russa, Tremonti, Romano e Nitto Palma’, annunciano ‘una grande manifestazione nazionale. Per far fronte alle difficolta’ finanziarie ed economiche del Paese -si legge in una nota- si puo’ e si deve operare in termini di ottimizzazione delle risorse a disposizione, evitando gli sprechi e superando le duplicazioni istituzionali presenti, al fine di rendere il sistema piu’ efficiente e migliorare la risposta ai cittadini. Con le scelte scellerate del Governo, infatti, non vengono penalizzati soltanto coloro che operano per la sicurezza, ma anche e soprattutto i cittadini’.
La nota e’ siglata da Siulp, Sap, Ugl polizia di stato, Consap – Fns Cisl, Sappe, Ugl polizia penitenziaria, Uilpa penitenziari, Sapaf, Ugl corpo forestale, Uilpa forestali, Uilpa vigili del fuoco, Ugl vigili del fuoco. I sindacati chiedono ‘scelte concrete diverse da quelle sino ad oggi intraprese. E’ impensabile ipotizzare tagli indiscriminati e lineari ai vari Ministeri, col rischio – concreto!
che, ad esempio, il Dicastero delle Politiche Agricole decida ‘fare economia’ esclusivamente sul Corpo Forestale dello Stato. Un rischio che corrono tutte le Forze di Polizia’. (segue)
Le organizzazioni sindacali prendono atto ‘ancora una volta, del mancato rispetto degli impegni presi dal Governo e dalla maggioranza per i Comparti di riferimento, nonostante le assicurazioni piu’ volte fornite, anche per iscritto. In particolare, la manovra finanziaria disconosce il principio della Specificita’ della Professione, introdotto nel nostro ordinamento lo scorso anno nell’ambito del cosiddetto ‘Collegato Lavoro’ che riconosce la diversita’ di funzioni e di mansioni degli operatori delle Forze dell’Ordine, delle Forze Armate e del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco rispetto al pubblico impiego, assicurando apposita e specifica tutela normativa, economica e previdenziale’.
‘Le ultime manovre finanziarie -viene rilevato- hanno disatteso questo importante principio a partire proprio dalla questione previdenziale, costringendo il personale in divisa a permanere in servizio – a causa della cosiddetta ‘finestra mobile’ 12 mesi oltre i limiti di eta’ previsti dal proprio ordinamento, incidendo sul trattamento di fine rapporto e rinviando ulteriormente l’avvio della previdenza complementare, necessaria per garantire agli operatori piu’ giovani una pensione dignitosa in futuro’. Gli appartenenti alle Forze di Polizia e al Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco ‘subiscono, come tutti i dipendenti pubblici, i mancati rinnovi contrattuali fino al 2014 e l’applicazione del tetto retributivo. Una misura penalizzante alla quale bisogna aggiungere, ad oggi, la mancata corresponsione delle indennita’ relative alle anzianita’ di servizio e agli avanzamenti di carriera, pur essendo state finanziate con le risorse previste per la riforma interna delle carriere ovvero con soldi nostri accantonati da anni!’
‘E a proposito di riordino delle carriere e riforma del sistema sicurezza -prosegue la nota- spiace evidenziare come la commissione ministeriale istituita per riformare la Legge 121/1981 sia ridotta, ad oggi, ad un mero organo consultivo senza nessuna reale capacita’ di incidere sulle scelte del Governo e del Parlamento dovendo, come rappresentato in sede di prima riunione dai responsabili del Dipartimento, stilare solo un ‘libro bianco’.
Stigmatizziamo, soprattutto, l’atteggiamento denigratorio e offensivo del Governo e della maggioranza nei confronti degli appartenenti ai Comparti Sicurezza e Soccorso Pubblico: ad oggi, infatti, le organizzazioni sindacali e le rappresentanze militari sono state escluse da qualsiasi confronto o tavolo, disattendendo l’obbligo di misurarsi ed ascoltare tutte le parti sociali e, malgrado le proposte innovatrici e concrete di cui siamo portatori, finalizzate ad eliminare gli sprechi e le duplicazioni’.

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