Meloni su atto dovuto Maresciallo Masini. Romano (Siulp): “Passaggio storico: grazie al Premier Meloni, un’attenzione attesa e necessaria”.
“Ringraziamo il Presidente del consiglio Meloni, per le parole, la vicinanza ma soprattutto la convinzione con cui stamane, nel corso della conferenza stampa a seguito del CdM, nel rispondere ad apposita domanda, non solo ha sottolineato che il Maresciallo Masini ha semplicemente svolto il proprio lavoro nel migliore dei modi in relazione alla circostanza che lo ha visto coinvolto, ma ha anche preannunciato la richiesta al Comando Generale dell’Arma, di un riconoscimento per Masini, e l’apertura di un’attenta riflessione da parte del Governo circa l’istituto dell’atto dovuto con cui gli appartenenti alle Forze di Polizia devono fare i conti ogni volta che si trovano in situazioni simili. Nessuna impunità o immunità, ma il messaggio del Presidente Meloni è stato chiaro: la volontà, cioè, di evitare la gogna giudiziaria e mediatica a cui gli operatori del comparto sicurezza sono costretti ogni qualvolta ci sono interventi nei quali si è obbligati all’uso legittimo della forza o delle armi per arrestare violenze o aggressioni poste in essere da chi delinque. Ha compreso la Premier che la formula dell’atto dovuto, in base al quale il personale in uniforme riceve l’avviso di garanzia, si sta trasformando in una vera e propria deterrenza, per non dire minaccia, nei confronti dei servitori dello Stato, quasi a voler limitare il loro intervento a difesa dei cittadini, di se stessi e soprattutto del rispetto delle leggi”.
Così in una nota Felice Romano, Segretario Generale del SIULP, il sindacato maggioritario del comparto Sicurezza, Difesa e Soccorso Pubblico a seguito delle parole della Premier Meloni riguardo l’atto dovuto: “Sappiamo – conclude Romano – che la materia è spinosa e di non facile risoluzione, ma il fatto che il Presidente del Consiglio abbia preso a cuore questa situazione che grava pesantemente sulla serenità del popolo in uniforme, a prescindere da quale sarà la probabile soluzione, ribadiamo, senza invocare immunità o impunità, rappresenta un passaggio storico di enorme importanza che merita tutta la nostra riconoscenza e il ringraziamento per l’attenzione mostrata verso le donne e gli uomini dell’intero comparto sicurezza”.
Roma 9 Gennaio 2025