Come preannunciato nella mattinata odierna si è svolto l’incontro tra Amministrazione e le OO.SS. per definire i nuovi criteri generali riguardanti la mobilità del personale della Polizia di Stato e l’individuazione delle sedi disagiate. All’ incontro, presieduto dal Direttore Centrale per gli Affari Generali della P.S. Prefetto Luigi Mone, erano presenti tutti i Direttori dei Servizi della Direzione Centrale per le Risorse Umane e degli Affari Generali della Polizia di Stato
In apertura dei lavori il Prefetto Mone ha illustrato il contenuto dei due documenti consegnato alle OO.SS. (già inviati via e-mail a tutte le strutture territoriali del SIULP), riguardanti le linee guida per l’elaborazione dei criteri per la mobilità a domanda del personale della Polizia di Stato e la scheda tecnica con le proposte dei criteri da di massima per l’individuazione delle sedi disagiate.
Nel corso della discussione il SIULP ha formulato alcune considerazioni di carattere generale, esposto alcune criticità subito rilevate da una prima lettura della documentazione e segnalato alcune proposte integrative, riservandosi di esprimere ogni ulteriore valutazione nel merito, dopo un’ attenta ed approfondita analisi degli atti.
Il Siulp ha rappresentato che, quella odierna, doveva considerarsi una prima presa d’atto di una problematica qual è quella della mobilità e delle sedi disagiate, molto delicata ed estremamente sentita dal personale, dalle molteplici articolazioni e complessità, con una serie di risvolti e riflessi di vario genere sulla vita professionale, personale e familiare dei colleghi e, proprio per questo, ogni singolo profilo della materia richiede di essere esplorato ed approfondito nel dettaglio, anche con specifici incontri in sede tecnica.
Il Prefetto Mone ha espressamente dichiarato la piena disponibilità da parte dell’Amministrazione ad aprire un confronto che possa portare ad individuare punti di convergenza e di condivisione con le OO.SS. sui nuovi criteri riguardanti tutti i vari aspetti della mobilità.
Il SIULP ha manifestato analoga disponibilità ad aprire un confronto serio e costruttivo per cercare soluzioni condivise che diano certezze e garanzie sulle modalità e tempi di applicazione delle norme che disciplinano le varie fattispecie che riguardano la mobilità del personale.
Nella fase conclusiva dell’incontro sorprendentemente il Prefetto Mone ha chiesto al SIULP e alle altre OO.SS., in attesa di definire i nuovi criteri, di prestare il proprio avvallo all’immediata introduzione, in occasione della prossima movimentazione del personale appartenente al ruolo Agenti, Assistenti e Sovrintendenti, prevista per il prossimo mese di maggio, che il personale che dovrà essere assegnato ai Reparti Mobili ed ai Reparti Prevenzione Crimine non possa avere un’età anagrafica superiore ai 30 anni e che in una decina di province, (quelle per le quali è richiesta l’anzianità di sede più elevata per ottenere il trasferimento) almeno il 30% del personale che dovrà essere trasferito, provenga dal personale che è in attesa della prima assegnazione proveniente direttamente dai corsi e solo la restante parte dalla graduatoria nazionale, asseritamente per abbassare l’età media del personale e per mantenere, o incrementare nel tempo, la mobilità in entrate ed uscita dalle medesime sedi. Rispetto a queste ultime due proposte da rendere immediatamente esecutive Il SIULP ha espresso un fortissimo dissenso e la netta ed ampiamente motivata contrarietà nel metodo e nel merito delle proposte che, ancora una volta, hanno fatto emergere la scarsa affidabilità e credibilità dell’Amministrazione ed il tentativo di coinvolgere il sindacato rispetto all’attuazione immediata di criteri che non hanno alcun fondamento logico né alcuna giustificazione funzionale o organizzativa.
La riunione si è concluso con la diffida da parte del SIULP all’Amministrazione dal dare attuazione immediata a tali proposte, con l’impegno a fissare un nuovo incontro nel corso del prossimo mese di aprile.