Napoli: SIULP, dolore per morte agente e rabbia per impunità delinquenti

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          NAPOLI: SIULP, 'DOLORE PER MORTE AGENTE E RABBIA PER IMPUNITA' DELINQUENTI' =
    
          Napoli, 28 apr. (Adnkronos) - "Esprimo sentimenti di profondo dolore e
    di cordoglio alla famiglia di Pasquale, il giovane agente rimasto 
    ucciso a Napoli nel tentativo di bloccare gli autori di un colpo ad un
    istituto bancario della città ad opera di tre delinquenti che, senza 
    alcuna esitazione, pur di sottrarsi all'arresto, non hanno esitato a 
    speronare la volante sulla quale si trovavano la vittima e il collega 
    che è rimasto ferito e al quale va tutta la nostra vicinanza e gli 
    auguri di una pronta e definitiva guarigione". Lo scrive in una nota 
    il Segretario Generale del Siulp, Felice Romano.
    
          "Esprimiamo parimenti, continua Romano, solidarietà e commossa 
    vicinanza a tutte le colleghe e ai colleghi di Napoli che 
    quotidianamente operano in questa città, complessa e pericolosa che, 
    troppo spesso, ha richiesto il sacrificio estremo degli appartenenti 
    alle Forze di polizia per cercare di affermare lo Stato sull'antistato
    - aggiunge - Il sacrificio di Pasquale è l'ennesimo tributo che le 
    donne e gli uomini in uniforme pagano in nome della difesa delle 
    Istituzioni e per la sicurezza dei cittadini e dello Stato. Lo stesso 
    Stato che in questi giorni sembra incapace di garantire che mafiosi e 
    camorristi restino nelle patrie galere a pagare il giusto prezzo degli
    eccidi di cui sono risultati responsabili".
    
          "E questo - conclude Romano - fa aumentare la rabbia di chi ha scelto 
    di servire lo Stato anche a costo del sacrificio estremo della propria
    vita. Perché questi fatti, se non vi si pone rimedio immediato, 
    prendono il sopravvento sul senso del dovere e sullo spirito di 
    abnegazione lasciando spazio a quello dell'impotenza e della totale 
    solitudine. Per questo ci aspettiamo ora una risposta ferma e coerente
    da parte dello Stato nel suo insieme, cavilli burocratici a parte, 
    perché la morte di Pasquale e di tutte le altre vittime delle mafie 
    non sia stata inutile. Lo dobbiamo a loro, ma ancora di più, lo 
    dobbiamo alle migliaia di donne e uomini che nelle Forze di Polizia e 
    nella magistratura continuano la lotta per l'affermazione dello Stato 
    sull'antistato".
    
          (Sil/Adnkronos)
    
    ISSN 2465 - 1222
    27-APR-20 12:15
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