No alla bozza di convenzione tra il Ministero dell’Interno e il Gruppo Ferrovie dello Stato S.p.A.

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    Nel tardo pomeriggio di ieri 5 giugno 2017, le scriventi OO.SS. hanno incontrato il Direttore Centrale delle Specialità della Polizia di Stato, Prefetto Roberto Sgalla, accompagnato per l’occasione dal Direttore del Servizio Polizia Ferroviaria, Dott. Armando Nanei, con la partecipazione del Direttore dell’Ufficio Relazioni Sindacali Dott. Tommaso Ricciardi, per discutere i contenuti della bozza di convenzione tra il Ministero dell’Interno ed il Gruppo Ferrovie dello Stato S.p.A..

    Nel corso della riunione è emerso che l’Amministrazione non è assolutamente intenzionata a corrispondere l’indennità di vigilanza scalo maggiorata alle squadre di P.G. ed ai colleghi impegnati nei servizi di vigilanza interna, con gravi danni economici nei confronti di chi svolge una funzione di fondamentale importanza per la sicurezza dei cittadini che viaggiano in ambito ferroviario

    Detta determinazione è stata evidenziata a più riprese e giustificata dall’Amministrazione con l’esigenza di conferire massima visibilità alla presenza della Polizia di Stato all’interno degli scali ferroviari.

    Sul punto il Prefetto Sgalla ha affermato senza mezzi termini che se i colleghi delle Squadre di P.G. vogliono continuare a percepire l’indennità di scalo maggiorata, dovranno avvicendarsi nei servizi d’istituto in uniforme applicando il principio dell’intercambiabilità nello svolgimento di tali servizi, facendo ruotare il personale.

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    Appare evidente, a questo punto, che l’Amministrazione non è particolarmente interessata alle attività investigative e di repressione dei reati, in genere, in ambito ferroviario.

    Le scriventi OO.SS. hanno contestato la bozza di circolare di cui trattasi, in quanto bisogna considerare che per le scorte a lunga percorrenza, con la convenzione attualmente in vigore, i predetti servizi di scorta, vengono indennizzati con un importo pari a euro 150 procapite senza spese di vitto e alloggio che sono a carico dell’Ente ferroviario; i contenuti della nuova convenzione prevedono un compenso pari a 190 euro onnicomprensive con vitto e alloggio a carico dei dipendenti, con un evidente danno economico per gli operatori di polizia impiegati in tali servizi, senza contare il grave disagio di reperire alberghi e punti di ristoro. Il tutto a carico dei colleghi che devono anticipare le somme.

    Le scriventi OO.SS. non condividono assolutamente l’impostazione della nuova bozza di convenzione, che anche se porta dei miglioramenti economici apparenti, elevando la somma attuale da euro 150 a euro 190, il nuovo importo danneggia i poliziotti impiegati in tali servizi, poiché nella nuova bozza di circolare, non sono inclusi il vitto e l’alloggio che attualmente sono a carico del Gruppo Ferrovie S.p.A. e che invece in futuro sarebbero a carico dei dipendenti.

    I firmatari del presente documento, ribadiscono con forza la necessità di continuare a remunerare l’indennità di vigilanza scalo maggiorata al personale impiegato nelle squadre di P.G. e amministrative nonché agli altri dipendenti, nessuno escluso, degli Uffici Polfer, in quanto ritengono che gli stessi svolgono un servizio di istituto di fondamentale importanza per la prevenzione e repressione dei reati in ambito ferroviario e in special modo in un periodo dove riaffiora sempre più la minaccia terroristica che rende insicure le stazioni ed i luoghi di transito frequentati da milioni di cittadini italiani e stranieri che utilizzano le nostre tratte ferroviarie.

    Alla luce di quanto sopra, le scriventi OO.SS. respingono al mittente la suddetta nuova bozza di convenzione, in quanto mortifica la dignità dei poliziotti, danneggiandoli economicamente e moralmente, creando di fatto delle inaccettabili ed incomprensibili sperequazioni nell’ambito dei Compartimenti Polfer.

    In ultimo, si rammenta che, l’Amministrazione prima di sottoscrivere la convenzione, deve concordare con il sindacato l’importo delle somme da erogare al personale impiegato nei servizi oggetto della convenzione (art. 11 D.P.R. 164/2002).

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