Esclusiva Sole24Ore: banca dati Interforze del Dipartimento di Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno. Romano (SIULP): “Un enorme plauso a tutte le donne e a tutti gli uomini in divisa del nostro Paese. Nonostante gravi carenze di organico, una impunità sempre più crescente in chi delinque e quattro organizzazioni mafiose stratificate da decenni, l’Italia è oggi un Paese più sicuro rispetto a 10 anni fa”.
La banca Interforze del Dipartimento di Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno ha concesso in esclusiva al Sole24ore i dati relativi ai reati che si sono consumati sul territorio italiano nel 2023. Si è tornati ai livelli prepandemici, con trend in aumento rispetto al recente passato, ma se ci si spinge oltre, verso l’inizio dello scorso decennio, il risultato è confortante: l’Italia è oggi un Paese più sicuro rispetto a dieci anni fa. Felice Romano, Segretario Generale del SIULP, il sindacato maggioritario del comparto Sicurezza, Difesa e Soccorso Pubblico, commenta le statistiche del Viminale: “Non posso che sottolineare il totale e pieno apprezzamento per l’operato dei nostri poliziotti e di tutte le Forze di Polizia. I dati del Dipartimento confortano quello che come SIULP affermiamo da sempre: il nostro, è un sistema sicurezza tra i migliori al mondo. E questo non soltanto perché i numeri ci dicono che l’Italia è oggi un Paese più sicuro, ma soprattutto per un ulteriore elemento che il SIULP tiene in grande considerazione: ovvero l’abbassamento drastico degli organici, e aggiungerei il dato dell’età media degli operatori del nostro settore sicurezza, tra i più alti d’Europa. Siamo un Paese più sicuro e con il più basso tasso di omicidi in rapporto alla popolazione del Vecchio Continente. E nessuno dimentichi che si opera in un territorio dove sussistono da decenni 4 forme di criminalità organizzata tra le più violente ed aggressive esistenti al mondo e dove c’è un crescente senso d’impunità per chi delinque”
“Questi numeri non ci inducano però ad abbassare la guardia. In questo scenario, come SIULP, chiediamo alla politica di valutare attentamente il grave problema del turnover. Unioncamere ha spiegato come entro il 2028 ci saranno 846000 pensionamenti nella PA, di cui 40000 saranno della sola Polizia di Stato. Sacrifici, impegno e dedizione non mancano, ma se la politica non prende atto di questo campanello d’allarme, il rischio è che i numeri confortanti del Viminale, rimarranno un triste ricordo, mettendo così a rischio la sicurezza dei cittadini, del Paese e delle imprese”
Roma, 16 Settembre 2024