Orari anomali senza il consenso dei rappresentanti dei poliziotti. Il nostro lavoro per impedire questo scandalo sta facendo breccia

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    Non appena è stato reso noto il progetto, fatto inserire nel disegno di legge di stabilità da una “manina” molto vicina al nostro ambiente, Siulp, Siap, Silp/Cgil, Ugl Polizia, Coisp, Consap e Uil Polizia si sono immediatamente attivate per cercare di impedire che si portasse a compimento questo nefasto progetto che riporterebbe la Polizia di Stato indietro di 40 anni.

    In queste settimane tutte le scriventi organizzazioni sindacali hanno lavorato, e stanno lavorando tuttora, per cercare di scongiurare l’attuazione di questo piano spiegando a tutti i rispettivi interlocutori, politici ed istituzionali, che se entrasse in vigore quanto previsto nel disegno di legge di stabilità in merito alla modifica della normativa sugli orari di lavoro per personale della Polizia di Stato e la possibilità per l’Amministrazione di programmare orari in deroga con un semplice preavviso, i diritti dei poliziotti verrebbero compromessi in maniera irrimediabile.

    Dai primi riscontri che stiamo avendo in questa quotidiana attività posta in essere per scongiurare la citata eventualità, sembra che i nostri sforzi comincino a fare breccia nei nostri interlocutori e, quindi, possiamo dire che stanno aumentando considerevolmente le probabilità di riuscita del nostro tentativo di impedire che i diritti dei poliziotti legati al rispetto degli orari di lavoro vengano calpestati.

    Siulp, Siap, Silp/Cgil, Ugl Polizia, Coisp, Consap e Uil Polizia non possono consentire che nella legge di stabilità 2015, ove sono riusciti a tutelare i poliziotti dal punto di vista economico con lo sblocco del tetto stipendiale, si preveda di delegittimarli sotto il profilo della tutela di importanti diritti, come, in questo caso, l’orario di lavoro e gli orari in deroga.

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