Posti di funzione – esito incontro

393

Si è svolto il 29 marzo u.s., alla presenza del Signor Capo della Polizia – Direttore Generale della P.S., Pref. Lamberto Giannini, l’esame congiunto inerente il decreto dei posti di funzione riservato nell’ambito dell’Amministrazione della Pubblica Sicurezza ai funzionari delle qualifiche dirigenziali di livello non generale della Polizia di Stato.

La delegazione di parte pubblica che ha affiancato il Prefetto Giannini risultava così composta: Vice Capo della Polizia con funzioni vicarie Pref. Maria Luisa Pellizzari, Vice Capo della Polizia per il coordinamento Pref. Maria Teresa Sempreviva, Capo della Segreteria del Dipartimento della PS Pref. Bracco, il responsabile del gruppo di missione Pref. Savina, i Direttori Centrali – competenti per materia – Direttore Centrale DAGEP Pref. Scandone e Direttore Centrale Ufficio per l’Amministrazione Generale Pref. Gambacurta, unitamente al Direttore dell’Ufficio relazioni sindacali V. Pref De Bartolomeis.
Nel ricordare che la genesi del provvedimento de quo muove dalla ‘’Legge Madia’’ inerente, fra l’altro, la riduzione e rideterminazione degli organici (ridimensionamento di circa 9000 unità), il signor Capo della Polizia ne ha sottolineato comunque la portata innovativa, che tende a ottimizzare ed efficientare l’organizzazione della pubblica sicurezza ferma nella precedente previsione, nella quale fu stabilita anche la pianta organica, risalente al 1989.

Una riorganizzazione che porterà, attraverso un progressivo decremento e secondo le previsioni contenute nel provvedimento analizzato, al 1° gennaio 2027 ad una riduzione di organico di 300 Vice Questori/Vice Questori aggiunti e di 51 Primi dirigenti. Uno schema, quello oggetto del confronto, che presenta due fotografie. La prima alla situazione attuale, la seconda quella che sarà la situazione all’1.1.2027.

Il Siulp, dopo aver rappresentato che il provvedimento in questione è già superato poiché si basa su una rilevazione delle attività svolte dagli uffici dal 2015 al 2017, ha evidenziato una questione pregiudiziale. Ovvero la necessità di effettuare una lettura ed analisi del provvedimento inerente i posti di funzione congiuntamente a quello, strettamente collegato, dell’atto ordinativo unico degli uffici periferici. Posta tale premessa, sottolineando come tale difficoltà rende, nel merito, complessa la lettura, si è evidenziato che il SIULP non sarebbe entrato nel merito del provvedimento limitandosi a far emergere le criticità riscontrate a seguito di un’analisi di ampio respiro e di quella squisitamente politica, considerato che l’esame analitico non può prescindere da alcune considerazioni generali fondamentali.

advertise

La prima riguarda il fatto che il provvedimento è stato elaborato sulla base di una necessità di riduzione degli organici che non tiene assolutamente conto delle ingenti e incombenti emergenze che sono state affrontate nei circa 7 anni che intercorrono dalla stesura dei testi. Prime tra tutte quella pandemica e quella dell’esodo dei cittadini ucraini a seguito del conflitto in atto in quel Paese.

È stata, inoltre, rappresenta al vertice del Dipartimento, l’esigenza – conseguente anche al particolare momento storico che prevede un incremento della spesa militare pari al 2% del Pil – di rivendicare risorse, in quota parte per le esigenze del sistema sicurezza, utili per adeguamenti di organico in difformità alle prescrizioni di riduzione richiamate. Varrà la pena ricordare che lo spirito della razionalizzazione e potenziamento dell’efficacia delle funzioni di Polizia per una migliore cooperazione sul territorio evocato dalla Legge Madia vada e debba oggi esser riletto alla luce delle crescenti e consistenti incombenze e responsabilità affidate agli operatori di Polizia di Stato (vds, fra gli altri, i nuovi e determinanti compiti in materia di Polizia cibernetica). Fare meglio con meno è impresa quasi sempre aderente alla realtà, ed in tal senso, avendo ben presenti le criticità operative per quella che sarà la Polizia dei 108.000 dopo la riorganizzazione, non rinunciamo all’idea che possano essere rivendicate risorse utili a ripianare le carenze suindicate alla luce anche delle accresciute esigenze che oggi ci troviamo ad affrontare.

Pur senza entrare nel merito del provvedimento, si è sottolineata la scelta strategica del SIULP di condividere la riforma perché l’Istituzione rimaneva nei nostri valori fondamentali pur prevedendo un’organizzazione flessibili capace di adattarsi alle diverse e richieste strategie.

Si è richiamata l’attenzione sull’esigenza di contemperare nel dovuto modo la nuova organizzazione funzionale, con lo spirito sotteso all’organizzazione conseguente al riordino delle carriere, garantendo in tal senso adeguata ed opportuna copertura ai nuovi organici sempre nel pieno rispetto del ruolo e della qualifica posseduta. A tal proposito si è sottolineata la necessità di prevedere posti funzione specifici anche per le figure apicali del ruolo degli ispettori, disegnate con funzioni direttive, atteso che per le stesse è stato previsto un percorso assai più selettivo con l’adeguato titolo di studio.

In tale ambito una riflessione è stata indirizzata soprattutto ai posti di funzione riservati al personale tecnico nell’ambito dei settori investigativi, oggi palesemente sbilanciato ai loro danni, affinché sia salvaguardato un opportuno equilibrio nella suddivisione degli incarichi per un corretto e proficuo funzionamento delle strutture. Tali assetti necessitano di un approfondimento in particolare con riguardo all’organizzazione della Polizia Scientifica.

Non può essere altresì sottaciuta la valutazione di ripartizione di incarichi anche in ragione alla terza componente importante relativa all’articolo 36 Legge 121/81, per i posti di funzione riservati al personale dell’amministrazione civile dell’interno.

In ultimo si è richiamata l’importanza, ancorata alla nuova filosofia investigativa, sottesa alla riorganizzazione territoriale delle SCISCO e dei NOSC (nuclei territoriali di sicurezza cibernetica), organismi per i quali si è richiesta una partenza congiunta utile a tradurre e delineare in modo efficace e tempestivo i nuovi assetti di contrasto alla criminalità.

Avendo recepito le osservazioni proposte dal Siulp, ed attesa l’esigenza di dar seguito – pur con gli auspicati correttivi, ai decreti di riorganizzazione (posti di funzione ed atto ordinativo unico del territorio) l’Amministrazione ha informato che sarà, a breve, convocata una nuova riunione sul tema. Il Dipartimento ha fermamente ribadito la volontà di accompagnare la rideterminazione dei posti di funzione con valutazioni quanto più possibile calate sul caso concreto e condivise con le OO.SS..
Contemporaneamente è stato preannunciato uno specifico gruppo di lavoro per valutare tutte le esigenze del personale tecnico. In ultimo, per la sua importanza strategica, un incontro specifico sarà dedicato all’attuazione della nuova Direzione centrale per la Polizia scientifica e la Sicurezza cibernetica.

Advertisement