Richiesta di convocazione di un tavolo di confronto mobilità Ispettori

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Ultimo aggiornamento 05/04/2024

Procedure di mobilità del personale del ruolo degli Ispettori – Richiesta di convocazione di un tavolo di confronto

Riportiamo il testo della lettera inviata il 3 aprile 2024 al Direttore Centrale per gli Affari Generali e le Politiche del Personale della Polizia di Stato del Dipartimento della P.S., dalla Segreteria Nazionale del SIULP:

“… l’aver di recente allineato le procedure di mobilità a domanda degli appartenenti al ruolo degli Ispettori a quelle da tempo consolidate per gli altri ruoli di base ha assicurato maggior trasparenza per uno dei più delicati momenti della gestione del personale interessato. Riteniamo però che la prima fase di assestamento abbia reso evidenti limiti e problematiche che rendono opportuna, se non necessaria, una ricalibratura del sistema.

In primo luogo, perché usare i medesimi criteri in presenza di situazioni differenziate produce inevitabilmente delle distonie. Le assegnazioni dei neo Agenti in Prova, e le rispettive mobilità a domanda, sono infatti cadenzate su base semestrale, così assecondando sia le aspettative dei colleghi in attesa di trasferimento, sia le esigenze dell’Amministrazione di ripianare le carenze delle singole realtà territoriali venutesi a creare per le cessazioni dal servizio. La riflessione può essere replicata, pur se i tempi sono dilazionati su cadenza annuale, per il ruolo dei Sovrintendenti.

Se invece si sposta la focale di osservazione sugli Ispettori, il contesto si presenta più complesso, se non altro perché l’immissione nel ruolo è assai meno consistente. E questo quando la disponibilità di posti per i concorsi interni, una volta raggiunta e superata la soglia del 50% delle vacanze organiche prevista dal limite normativo, e dovendo restituire l’eccedenza sino ad oggi concessa con la formula del “prestito d’onore”, nel prossimo futuro non andrà oltre poche centinaia l’anno. E la dimostrazione di ciò è offerta dal bando di prossima pubblicazione con 1300 posti complessivi per il triennio 2020 – 2022.

Ciò vuol dire che non si potrà più contare sull’immissione continuativa di migliaia di nuovi Vice Ispettori con procedure concorsuali semplificate e durata dei corsi di formazione abbreviate. In definitiva, atteso che il turn over dovrà essere garantito dai soli concorsi pubblici, visto l’attuale assetto ordinamentale che a regime prevede corsi di formazione di due anni, con le migliaia di collocazione in quiescenza per raggiunti limiti di età, anche a voler ignorare quanti avendone la possibilità se ne andranno prima del compimento dei 60 anni, è facile immaginare che l’obiettivo del pieno organico rimarrà un sogno nel cassetto irrealizzabile, e che in pari tempo l’aspettativa di poter ottenere un trasferimento per gli Ispettori già in servizio tornerà ad essere relegata ad una sorta di miraggio, così com’era prima della boccata di ossigeno portata in dote dal riordino del 2017.

Ed allora, senza soffermarci a riproporre tutti i ragionamenti sull’indifferibile correzione dell’architettura ordinamentale del ruolo degli ispettori che diamo per integralmente richiamati e che trovano conforto e sostegno nelle specificità della mission istituzionale attribuita alla Polizia di Stato, crediamo che, sempre nella prospettiva di assecondare sia le aspettative del personale che le esigenza dell’apparato, sussistano i presupposti per rimuovere, quantomeno in una fase transitoria e limitatamente al ruolo degli ispettori, i tempi di permanenza richiesti ai sensi dell’art. 55 del DPR 335/1982 per poter accedere alle procedure di mobilità. Si deve osservare che, mentre ciò non andrebbe ad incidere sul diritto maturato in virtù della graduatoria, lasciando quindi inalterate le posizioni di quanti già possiedono i requisiti minimi, offrirebbe all’Amministrazione non solo il vantaggio di poter colmare le lacune di sedi non ambite laddove ci siano interessati con poca anzianità, ma anche di poter programmare, seguendo la stessa logica, le assegnazioni dei futuri Vice Ispettori.

Sia consentita, sempre rimanendo in tema, un’ultima considerazione. La materia della mobilità del ruolo degli ispettori si differenzia dalle altre per la previsione del parere vincolante del Dirigente dell’Ufficio per il quale è stato chiesto il trasferimento. Abbiamo avuto modo di rilevare come in più di un’occasione sia stato espresso parere contrario pur in assenza di oggettive ragioni di incompatibilità e con motivazioni alquanto approssimative. Non siamo in grado di affermare che ciò rispondeva ad una precisa volontà di agevolare chi occupava posizioni in graduatoria non utili al trasferimento. Ma a nostro avviso è il caso di rimeditare questo strumento di opacità che si presta ad essere utilizzato per scopi impropri, e che non a caso ha già ingenerato contenziosi che, sebbene in via cautelare, hanno ottenuto tutela dalla competente giurisdizione.

Per tutto quanto precede siamo quindi a chiedere, con ogni consentita urgenza, la convocazione di un tavolo di confronto in seno al quale poter sviluppare le argomentazioni qui proposte. …”

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