Rinnovo Contratto: Importanti segnali da parte del Governo. Esito Riunione Tecnica dell’11.01.2018

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    L’incontro di ieri a Palazzo Vidoni tra la delegazione pubblica guidata dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Angelo Rughetti, i sindacati e le rappresentanze del Comparto Sicurezza e Difesa, è stato caratterizzato da un accordo che prevede l’immediata disponibilita’ della parte economica del Contratto e la previsione di un cronoprogramma per la parte normativa, a condizione che siano accolte le modifiche che le scriventi O.S hanno precisato durante l’ incontro che ha poi determinato l’ assunzione di precisi impegni della parte pubblica.
    In un quadro politico quanto mai incerto, dopo un attesa di quasi un decennio in cui la categoria ha visto una cospicua perdita di potere di acquisto dei salari, nella costanza degli effetti di una delle crisi economiche più rilevanti per il nostro paese, nell’odierno confronto consideriamo imprescindibile rendere immediatamente disponibili per i colleghi le risorse stanziate con la legge di stabilità. Esse determinano un incremento salariale in grado di raggiungere un minimo di 100 euro netti combinando gli aumenti contrattuali con gli effetti della riparametrazione prevista dal D.Lgsl. 95/2017.
    Sotto il profilo metodologico, in tale prospettiva abbiamo proposto, come è noto, di raggiungere quanto prima una intesa sulla destinazione degli stanziamenti liberati con la legge finanziaria, proponendo di continuare poi il confronto sugli aspetti normativi del contratto che riteniamo anch’essi di fondamentale importanza per la Categoria.
    La complessità del confronto su tali temi, in considerazione delle diverse sensibilità e delle molteplici esigenze all’interno del Comparto, richiedono secondo noi un approfondimento ed una tempistica incompatibile con l’esigenza dei colleghi di poter beneficiare quanto prima possibile degli aumenti stipendiali e degli arretrati già resi disponibili.
    In tale prospettiva abbiamo proposto di allocare la maggior parte possibile delle somme stanziate (102 euro medi lordi) sulle voci fisse e continuative dello stipendio, anche e soprattutto per colmare sotto il profilo previdenziale il gap causato dal lungo blocco salariale.
    Sul punto il Governo, dopo qualche iniziale perplessità, è giunto a prevedere il 90% degli stanziamenti su parametri ed indennità ed il 10% sulle indennità accessorie accettando di valutare ulteriori possibili incrementi sulle prime, come da noi ribadito. Resta aperto il confronto sulla percentuale delle voci parametrale e di quelle che saranno allocate dell’indennità pensionabile.
    Il Governo ha confermato che l’indennità di vacanza contrattuale, come da noi sostenuto, verrà aggiunta rispetto alle attuali somme disponibili, ed anche questo è un ulteriore elemento positivo e nuovo rispetto ai precedenti rinnovi contrattuali.
    Gli incrementi salariali del Contratto verranno resi disponibili insieme agli arretrati 2016 e 2017 per i quali sono state stanziati, lo ricordiamo, 1.200 milioni di euro e sui quali abbiamo chiesto chiarimenti circa la ricaduta per l’ aumento sugli istituti contrattuali che verranno individuati in sede normativa.
    Altra apertura importante da parte del Governo, su proposta delle scriventi OO.SS., è stato l’impegno a concertare con i sindacati e le rappresentanze militari la destinazione degli ulteriori 150 milioni di euro stanziati per la produttività ed i servizi operativi nel prossimo triennio. In tal modo potrà registrarsi una garanzia della necessaria flessibilità che potrà consentire di finanziare anche un giusto riconoscimento al disagio dei servizi di controllo del territorio e dei pattuglianti attraverso la previsione di una specifica indennità che le OO.SS. firmatarie hanno già promosso e rispetto ai quali si può prevedere anche un accordo nell’ ambito della definizione del fesi nonchè in seno alle auspicate innovazioni normative del Contratto anch’esse attese dalla Categoria.
    Ulteriore impegno del Governo è stato quello di un confronto serrato ed un cronoprogramma condiviso per concludere subito la parte economica del Contratto e, in tempi quanto mai celeri, la parte normativa specificando che in sede di sottoscrizione del contratto, la mancata firma dello stesso per la parte economica determinerà una conseguenza in termini di partecipazione ai momenti successivi così come previsto dalla normativa vigente in tema di relazione sindacali.
    Per quanto riguarda la parte normativa del nuovo Contratto di Lavoro, l’ accordo dovrà prevedere tempi certi la definizione del welfar aziendale ed in particolare la stipula di una adeguata polizza sanitaria per i colleghi, interventi sugli istituti di supporto alla genitorialità, assistenza ai disabili, malattie professionali, aggregazione temporanea, missioni, regolamento di disciplina, art.42 bis, rappresentativita’, libertà sindacali, forme di partecipazione, mobilità, diritto allo studio, strumenti di risoluzione delle controversie, ticket restaurant anche in relazione alle sedi disagiate e ai servizi che si svolgono a cavallo di orari di lavoro nei quali si consumano i pasti e molto altro.
    Il prossimo incontro è previsto la prossima settimana e la data sarà poi comunicata ufficialmente dalla funzione pubblica. In tale sede, sulla base delle posizioni espresse oggi, il Governo presenterà una proposta di sviluppo tabellare delle voci salariali a cui destinare gli stanziamenti con la prospettiva di una rapida definizione degli aspetti economici e la liquidazione delle relative somme il prossimo mese di Febbraio o al più tardi a Marzo.

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