Il ministro Maroni non ricorda, evidentemente, che i rappresentanti dei sindacati di Polizia sono donne e uomini che prestano servizio per strada come tutti gli altri colleghi con cui sono quotidianamente a strettissimo contatto.
Il tentativo di far passare il sindacato di polizia come un elemento estraneo alla Pubblica Sicurezza rafforza l’idea di una politica incapace di supportare efficacemente gli apparati che producono sicurezza, sia sul piano della prevenzione sia su quello della repressione dei reati.
Riteniamo, dunque, che invece di attardarsi a polemizzare con i sindacati di polizia ci si dovrebbe preoccupare di ottenere le risorse economiche indispensabili affinché la Polizia di Stato possa svolgere al meglio il suo lavoro, che è quello di difendere i cittadini e lo Stato.
Ricordiamo, infine, che le associazioni di volontari, oltre ad essere perfettamente inutili per la sicurezza, costituiranno un ulteriore appesantimento per il lavoro delle Forze dell’ordine ed esporranno migliaia di cittadini ai rischi di aggressioni criminali facilmente intuibili; ma, cosa più grave, segneranno di fatto la rinuncia dello Stato alla gestione esclusiva e responsabile di una funzione imprescindibile, essenziale e non cedibile: la funzione di polizia.