Lo Stato non rinunci a gestione sicurezza: no alle ronde, il Cartello sindacale scrive al Presidente della Repubblica Napolitano

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Ultimo aggiornamento 22/12/2020

Testo della lettera inviata al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano

Signor Presidente della Repubblica,

i rappresentanti dei Sindacati di Polizia, a nome di oltre il 90% dei poliziotti italiani, Le esprimono la massima preoccupazione per lo stato dei lavori relativo al pacchetto sicurezza di imminente approvazione.

In particolare, la ferma volontà del Governo in carica di varare un’apposita normativa sul riconoscimento delle “ronde”, ossia squadre organizzate ed autogestite da privati cittadini, al di fuori di ogni controllo da parte dell’Autorità di Pubblica Sicurezza, suscita grande e legittima perplessità.

Si ha la sensazione che, per la prima volta nella storia repubblicana, lo Stato stia per rinunciare ad una delle sue funzioni più importanti ed irrinunciabili: la gestione della sicurezza.

Appaltando il servizio, che deve essere svolto nell’interesse generale e secondo regole espressamente previste dalla legge, e soprattutto con grande professionalità da parte di operatori qualificati ed esperti, visto che si tratta di intervenire sui diritti essenziali dei cittadini, a privati, che per forza di cose, non potranno mai garantire né la stessa qualità del servizio né la professionalità necessaria, e soprattutto la terzietà che l’istituzione pubblica garantisce.

Sarebbe un punto di non ritorno nella gestione della sicurezza le cui conseguenze non potranno non essere negative.

Le rivolgiamo un accorato appello affinchè le nostre legittime perplessità possano far ripensare quanti, in questi momento, stanno per prendere decisioni chiaramente sbagliate per il futuro del nostro Paese

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