Scontri al G7Difesa. Romano (Siulp): “Plauso a tutti i colleghi e alla Direzione dei servizi di OP della Questura di Napoli. La politica riprenda il proprio ruolo e fermi il fanatismo ideologico”
“Esprimo un sentito ringraziamento a tutti i colleghi che ieri, a Napoli, hanno dato una ennesima riprova della loro altissima professionalità e del loro indomabile spirito di abnegazione. Di fronte al lancio di bottiglie, bombe carta e fumogeni non hanno ceduto sotto il profilo emotivo, evitando il peggio e salvaguardando la sicurezza pubblica e quella urbana in una situazione difficilissima, gestita al meglio dalla direzione del servizio della Questura partenopea. Direzione che grazie ad una attenta e preventiva programmazione, e nonostante il chiaro attegiamento violento di una parte dei manifestanti, ha evitato che tali scontri degenerassero in qualcosa di più grave”.
Così in una nota, Felice Romano, Segretario Generale del SIULP, il sindacato maggioritario del Comparto Sicurezza, Difesa e Soccorso Pubblico, commenta gli scontri di ieri a Napoli per il G7 Difesa: “Facciamo però appello alla politica, affinché si riappropri del proprio ruolo di mediazione. Senza se e senza ma, prenda definitivamente e a chiare lettere, le distanze dalla violenza dei professionisti del disordine e dal fanatismo ideologico, che pare manifestarsi in un preoccupante crescendo nelle piazze italiane. Come Siulp avevamo detto che ci preoccupava molto più il fanatismo ideologico piuttosto che le azioni eversive di cellule dormienti. E Napoli ne è stata l’ennesima dimostrazione. Coloro che si sono resi responsabili di quelle violenze non hanno alcun interesse a difendere il sacrosanto diritto a manifestare. Giacchè il loro unico obiettivo è rappresentato dal porre in essere condotte violente al fine di destabilizzare l’ordine costituito, democraticamente eletto dai cittadini italiani. Quando si strumentalizzano i giovani, con parole d ‘ordine quali “non accettiamo nessun divieto dell’autorità. Abbattiamo il Governo e l’autorità che lo rappresenta per riappropriarci delle nostre strade…”, è evidente che ciò che anima queste frange violente non è la difesa dei diritti costituzionali. Come è altrettanto chiaro che dietro di loro lavorano regie occulte che tendono a creare solo disordini e violenza. Grazie al lavoro delle donne e degli uomini delle forze dell’ordine e alla saggia regia della Questura di Napoli, anche nel capoluogo partenopeo il loro intento è fallito. Se la politica non si rapproprierà del proprio ruolo di mediazione, questi focolai di violenza, che crescono sempre più, oltre a far ritornare alla mente quanto già accaduto in Italia tra gli anni 70 ed 80, saranno forieri di violenze e lutti. Anche allora, come si sta verificando adesso, si urlavano proclami come quelli ascoltati ieri a Napoli. Quella realtà sfociò nell’eversione organizzata che insanguinò le nostre strade. Ci auguriamo che oggi, come allora, non accorra il sacrificio di qualcuno affinché tutti se ne rendano conto”.
Roma, 20 Ottobre 2024