Mascherine monouso anti COVID-19 prodotte da FCA Italy S.p.A., riportante il logo della presidenza del Consiglio dei Ministri. – Segnalazione
Riportiamo il testo della lettera inviata in data 4 maggio u.s. al Dipartimento della P.S.:
“La Segreteria Provinciale del Siulp di Sassari, ed altre strutture territoriali, segnalano un’inquietante situazione originata da alcuni lotti di mascherine prodotte dall’azienda nominata in oggetto e distribuite al personale della Polizia di Stato.
Ci consta che diverse Procure della Repubblica abbiano da tempo avviato indagini sull’efficacia e sulla salubrità delle mascherine in questione sin da quando le stesse erano assegnate alle scuole.
La vicenda è assurta alla ribalta nazionale grazie ai programmi “Striscia la Notizia” e “Report”, trasmessi sulle reti Mediaset e Rai.
In particolare, il servizio televisivo dedicato alla faccenda andato in onda su Mediaset, nel dare conto dello sgradevole odore emanato dalle mascherine, si è soffermato sull’analisi eseguita da un’azienda all’uopo incaricata che ha rivelato una capacità di filtrazione marcatamente inferiore allo standard previsto dalla legge. Anche il coefficiente di respirabilità processato nella medesima circostanza, sembra non essere aderente alla norma.
Pure la Rai, attraverso la trasmissione “Report” si è interessata della vicenda. Viene riferito, in particolare, della testimonianza di alcuni operai addetti alla produzione delle suddette mascherine che a causa della deperibilità dei materiali utilizzati e dello sgradevole odore emanato, sono dovuti ricorrere alle cure mediche. Se ciò fosse vero, cosa rischiano i poliziotti costretti ad indossare le mascherine in argomento è talmente scontato che sul punto, anche per rispetto di chi legge, evitiamo di soffermarci.
È d’obbligo invece osservare che, qualora il tenore della presente segnalazione dovesse trovare effettivo riscontro, sarebbe difficile comprendere i motivi per i quali, una dotazione di protezione dal virus già bandita dal comparto scuola, malgrado le inchieste giudiziarie e giornalistiche di cui si è fatto cenno, sia comunque rimasta nelle dotazioni del personale della pubblica sicurezza.
Tanto premesso, attesa la delicatezza della situazione che non si esclude possa gravare sulla salute dei colleghi a cui sono stati distribuiti i DPI in narrativa, si sollecita un intervento urgente che determini l’immediato ritiro dei lotti di mascherine eventualmente interessate al contesto e il reintegro delle stesse con altro dispositivo a norma di legge.
Nel rappresentare l’urgenza che il caso impone e in attesa di un cortese cenno di riscontro, si inviano distinti saluti.”