SICUREZZA: SIULP, bene parole premier Renzi su operazione equità sociale perché foriere per esito positivo sblocco stipendiale anticipato per poliziotti.

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    Le parole del Premier Renzi sulla volontà e la certezza che anche per il 2015 l’operazione di equità sociale sarà garantita attraverso il mantenimento degli 80 euro per i redditi più bassi, sono la testimonianza che anche le donne e gli uomini in uniforme attendevano per una positiva risoluzione relativa all’anticipo del loro sblocco stipendiale.

    Lo afferma in una nota Felice ROMANO, Segretario Generale del SIULP, nella quale, nel dare avviso che proprio domani tutti i Sindacati e i Cocer del Comparto Sicurezza e Difesa si riuniranno proprio per valutare le iniziative a sostegno di questa che è ormai una vera e propria emergenza per la sicurezza e la difesa del Paese, commenta positivamente le affermazioni del Presidente Renzi sulla volontà e la certezza di poter continuare l’operazione equità sociale iniziata quest’anno con l’attribuzione degli 80 euro.

    Sentire il Presidente Renzi che la situazione della finanza pubblica consente di poter continuare ad attribuire gli 80 euro a tutti coloro che hanno un reddito basso, sono la conferma che i conti sono a posto per continuare sulla strada dell’equità sociale.
    Ora, continua il leader del SIULP, visto che i conti lo consentono, occorre garantire un’altra priorità che il Governo deve necessariamente affrontare, come peraltro anticipato da tutti i Ministri interessati, e che riguarda l’anticipo dello sblocco del tetto salariale che, oltre a dare un segnale di equità sociale a tutto il personale in divisa, libera e incentiva l’operatività della funzione di polizia in un momento in cui, proprio per la grave crisi sociale e per l’epocale fenomeno dell’immigrazione che le Forze di polizia e le Forze armate stanno affrontando, necessitano di un segnale concreto ed immediato con un provvedimento urgente.

    Ecco perché, conclude Romano abbiamo fiducia in Renzi che sul provvedimento relativo alla gestione dell’ordine pubblico possa trovare posto anche l’articolato che dà il via libera allo sblocco atteso che, peraltro le risorse sono state rinvenute all’interno dei capitoli di bilancio che erano destinate sempre al personale in divisa.

    Un segnale positivo in tal senso sarebbe un’iniezione di fiducia di cui oggi necessita tutto il “popolo in uniforme” che per 1300 euro al mese continua a garantire, spesso a proprie spese il funzionamento della sicurezza.

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