Sicurezza: SIULP, scontri a Modena segnale preoccupante che necessità di ferma condanna da politica.

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    Esprimo vicinanza e solidarietà ai Colleghi feriti e a tutti coloro che hanno riportato o stanno avendo danni o disagi per questa vertenza; ma esprimo anche forte è fondata preoccupazione per la situazione che ha generato i gravi scontri, con blocchi stradali, a seguito della controversia che si sta registrando tra le maestranze e la proprietà dello stabilimento alimentare “ITALPIZZA” di Modena.

    Le ragioni a base della protesta, le violente modalità con cui si sta attuando e le “infiltrazioni” tra i lavoratori da parte dei soliti professionisti del disordine, sono segnali preoccupanti e da non sottovalutare che fanno emergere come possa esistere una regia, preordinata e sovversiva, che vuole portare questa protesta fuori controllo approfittando così per poter dare sfogo alla solita ingiustificata bieca violenza di questi professionisti del disordine.

    Personaggi ai quali non importano le ragioni o i diritti dei lavoratori che stanno affrontando questa vertenza, scaturita per quanto si è appreso da scelte che attengono a cambi di mansioni e non a rischi di perdita del posto di lavoro, giacché interessati solo a sfruttare l’ennesimo palcoscenico per far sapere che esistono, utilizzando lo scontro e l’aggressione allo Stato, e a chi lo rappresenta, come unica modalità per affermare la loro esistenza.

    Ne sono testimonianza i tanti, troppi feriti tra gli appartenenti alle Forze di polizia che, rei solo di essere intervenuti per garantire il diritto a manifestare dei lavoratori interessati ma anche quelli di tutti gli altri cittadini di poter continuare a godere dei loro diritti di mobilità e di vivibilità del loro territorio, sono stati inusitatamente aggrediti con il chiaro intento di far loro del male.

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    Il tutto dimenticando che anche chi veste l’uniforme è comunque un lavoratore che compie il proprio dovere.

    La situazione che si è creata, e che nei prossimi giorni rischia di degenerare anche per i toni che si continuano a registrare, è preoccupante e necessita di chiari, urgenti e responsabili interventi di tutti gli attori interessati. Da parte della proprietà, per comprendere se vi sono spazi di mediazione con le parti sociali per una soluzione mediata e che contemperi tutti gli interessi in gioco; da parte delle Istituzioni preposte alla gestione dell’ordine e della sicurezza pubblica, per valutare se i dispositivi sinora programmati siano sufficienti a gestire questa delicata situazione o se invece, come il Siulp invoca, non sia necessario un correttivo per garantire che nessun cittadino o appartenente alle Forze di polizia continui a subire danni per l’inaudita violenza che si sta registrando in questa circostanza; da parte della politica, sinora evidenziatasi solo dal suo silenzio assordante, considerato che nonostante i numerosi incontri e vertici non ha, almeno sinora, preso una netta e chiara distanza da quanti, in questa situazione, stanno dando sfogo ad una violenza assurda è inconcepibile che nulla a che fare con il diritto a manifestare per tutelare i propri diritti.

    È quanto afferma in una nota Felice ROMANO, Segretario Generale del Siulp a commento degli scontri che si sono registrati nelle adiacenze degli stabilimenti di Italpizza a Modena e che da ormai una settimana stanno mettendo a dura prova sia la circolazione stradale, a causa dei ripetuti blocchi inscenati, sia i cittadini residenti e gli operatori economici di quella zona, a causa della forte preoccupazione che hanno manifestato per il pericolo di essere coinvolti negli scontri o danneggiati dagli stessi nell’esercizio della loro attività.

    Affinché questa assurda situazione cessi e si possa ritornare in un alveo di ordinario e civile confronto per la necessaria dialettica a tutela di tutti gli interessi in gioco, continua il leader del SIULP, occorre un intervento immediato di chi ha la responsabilità istituzionale di gestire e mediare i conflitti e, se necessario, di organizzare le opportune contromisure a garanzia dell’ordine e della sicurezza pubblica, oltre che del sereno e quotidiano vivere civile, che non possono trovare però vigore nelle sole forze operanti a Modena, che sono già insufficienti anche per la ordinaria gestione di quel territorio. Ma prima ancora occorre un segnale chiaro dalla politica, in modo trasversale e inequivocabile, di presa di distanza dai facinorosi e da ogni forma di violenza che non è mai stata né mai potrà essere la base su cui trovare una soluzione a vertenze che attengono al mondo del lavoro.

    Poiché non vorremmo che i facinorosi e i violenti, di fronte al silenzio assordante della politica, interpretino questo silenzio in modo equivoco e traggano la erronea convinzione che qualcuno possa condividere il loro modo di fare.

    Attendiamo fiduciosi che ciò si realizzi, nella speranza che i Colleghi feriti non si siano sacrificati inutilmente, nella consapevolezza che il tempo assegnerà le responsabilità ad ognuno e che i Poliziotti sono tranquilli perché hanno, come sempre fatto il proprio dovere a difesa della democrazia e delle leggi.

    Roma 26 gennaio 2019

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