Sviluppo – accoglienza – legalità – sicurezza – libertà Secondo un’antica profezia dei Maya il 2012 sarà l’ultimo anno per il pianeta terra che sarà distrutto da mareggiate e sconquassi. Pur portando il massimo rispetto all’antica civiltà dei Maya, noi non crediamo che il 2012 sarà l’anno della fine del mondo. O meglio: non crediamo che lo sconquasso, con la conseguente estinzione, riguardi la vita del pianeta. A nostro avviso la fine, volendo ritenere “un segno premonitore” l’allarme che i Maya ci hanno voluto inviare, anche nell’ottica del simbolismo che quella civiltà utilizzava nella sua comunicazione, riguarda pià il modello di vita che sopravviverà al 2012 piuttosto che la sopravvivenza del pianeta e dei suoi abitanti. Il 2011, sotto questo aspetto, ha rappresentato sicuramente una testimonianza, assai pià concreta e attuale, che ci conforta in tal senso. L’anno appena trascorso, infatti, oltre che essere ricordato per le importanti e numerose ricorrenze di cui à stato portatore, sarà impresso, nella nostra memoria, non come l’anno precedente a quello della fine dell’umanità, come predice la profezia, ma come l’anno della svolta poichà ha, sicuramente, segnato sia la fine di un periodo nefasto, sia il nostro modo di essere cittadini di questo Paese, di intendere la nostra professione, di come garantiamo il nostro servizio e, persino, di come facciamo sindacato. Oggi, pià che mai, riteniamo necessario un cambiamento. Un ammodernamento, un adeguamento della nostra Amministrazione, e della nostra professione, alla nuova realtà che il 2011 ci ha lasciato in eredità. Un’opera di restyling, urgente, che fa di ogni Istituzione una risorsa vera del Paese anzichà una palla al piede, un investimento anzichà un costo, una speranza anzichà una delusione. E invece, per motivi di pura incapacità politica, il governo uscente ha seguito strade già tracciate, e di conseguenza, già rivelatesi inutili. Ronde invece di riforme, tagli agli investimenti anzichà agli sprechi, pacche sulla spalla invece di aumenti di stipendio, oggi pià che mai necessari per consentire ai poliziotti almeno di sopravvivere dignitosamente, considerato il progressivo svuotamento del potere dàacquisto. In qualche caso, anzichà estensione delle indennità che incentivano la lotta alla criminalità anche ai colleghi che fanno polizia giudiziaria come quella prevista per la DIA, tagli di stipendio come proposto per i colleghi dellàantimafia. Il tutto mentre in tivà si continuava a sostenere che il governo aveva arrestato ventotto dei trenta pià pericolosi latitanti di mafia. Un vero e proprio sconquasso, come quello preannunciato dalla profezia, che ha cancellato i contorni di ogni punto di riferimento per i cittadini, per ogni operatore della sicurezza creando un clima di incertezza e di impossibilita a definire tutto cià che ci circonda. E cosà, proprio come trent’anni fa quando con la nostra riforma riuscimmo a salvaguardare la democrazia, le Istituzioni e la coesione sociale dal duro attacco del terrorismo e della criminalità organizzata, il 2012 sarà un anno, poichà contrassegnato da molte incertezze di tipo economico, sociale, lavorativo, di grandi sacrifici ma anche di nuove prospettive dopo il cambio del governo e l’inizio di una nuova stagione, in cui saremo chiamati, con il nostro consueto senso di equilibrio, la nostra specificità e la nostra abnegazione al servizio del bene comune e per la salvaguardia delle Istituzioni, dei cittadini e della democrazia, ad essere protagonisti del cambiamento e della innovazione che il Paese necessita, e l’Europa ci chiede, per restare al passo con i tempi. In questo scenario, in cui i punti di riferimento tradizionali, come la politica, le istituzioni e le agenzie educative sembrano sfumare progressivamente sino a confondersi, il SIULP e la Polizia, democratica e civile cosà come l’abbiamo costruita in questi trent’anni, sono certo continueranno a rappresentare un porto sicuro. Un riferimento certo, a garanzia della democrazia, delle Istituzioni e delle sicurezze dei cittadini che, come accade nella tecnica dell’impressionismo, pur in un quadro indefinito di tutto cià che ci circonda, saranno sempre perfettamente identificati. Non aspettiamo tempi facili; il 2012 sarà un anno molto difficile. Due certezze, perà, accompagneranno il nostro mondo: la prima à che nellàanno che verrà sarà ancora pià importante per i cittadini, dàItalia e dàEuropa, poter contare su una Polizia di Stato che sia democratica, moderna, efficiente. La seconda che sarà essenziale, in questa fase come accadde negli settanta, stare tutti intorno al Sindacato di polizia, al SIULP, per difendere i nostri diritti e la Polizia di Stato, cosà come làabbiamo voluta e costruita. In una società in cui tutto diventa liquido, secondo Z. Bauman, perchà viene a mancare ogni certezza, càà bisogno di imprimere sulla pietra, col ferro e col fuoco, la certezza dei nostri valori fondamentali e di imprimerli in maniera indelebile. Perchà quando qualcuno comincia a dire, come qualche esponente del precedente governo, che con la cultura non si mangia, e che bisogna tagliare sui servizi essenziali, io avverto il rischio che, prima ci toglieranno la nostra fede nella democrazia, nella libertà e nella solidarietà (valori che rappresentano la nostra cultura), in cambio di un piatto di pasta. Poi ci toglieranno anche il piatto. Il calendario del SIULP del 2012, realizzato ancora dall’amico Pino SAVOIA che ha saputo interpretare fedelmente e in maniera artisticamente straordinariamente il messaggio che volevamo mandare, ha lo scopo di imprimere nel tempo, per làanno che verrà, i valori in cui, noi poliziotti siulpini dàItalia, abbiamo sempre creduto. I valori in cui per sempre continueremo a credere. Sacrificio, passione, rispetto e impegno, democrazia e libertà, al servizio dei cittadini e della legalità. Le stampe sono state eseguite nello stile di chi, oltre un secolo fa, ha creato làimpressionismo, il Monet. Tenetelo in ufficio e guardatelo ogni volta che vi sentirete soli: il SIULP càà, e ci sarà sempre al vostro fianco. E questa à una certezza scolpita nella pietra. Unàaltra certezza abbiate: che la “nostra” polizia ci sarà sempre, nel futuro di un Paese moderno e democratico, per garantire la pacifica convivenza dei suoi cittadini, e quelle condizioni di legalità che sono il punto di partenza minimo per ogni sviluppo possibile. Ha detto qualcuno, migliaia di anni fa, che un viaggio puà essere troppo breve o troppo lungo, ma che se non ci si muove in tempo, sarà comunque un viaggio inutile. Perchà per costruire il futuro, bisogna essere protagonisti e andargli incontro. Diversamente saranno altri a farlo per noi. State col SIULP Colleghi! Il SIULP sa da che parte andare, e passeremo un buon 2012, con i nostri cari e i nostri amici, alla faccia dei Mayaàe di chi ci vuole male. Buon anno a tutti Voi, alle Vostre famiglie, ai Vostri cari, al Nostro straordinario Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano e al nostro grande Paese, che sarà nuovamente protagonista in Europa.
Il Segretario Generale Felice ROMANO
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